Il rischio è che la Mukki possa “allontanarsi” dal territorio e dai produttori locali, con un danno per gli allevatori mugellani
AGIPRESS – FIRENZE – Dibattito nel mugello sul futuro della Centrale del Latte. Il Consiglio comunale di Borgo San Lorenzo è intervenuto approvando una mozione presentata dai gruppi di maggioranza Pd e “Borgo Migliore” con un emendamento di “Rc-L’Altra Borgo”. A favore, insieme ai gruppi di centrosinistra e Rc, hanno votato i gruppi “Dal cuore di Borgo” e “Cambiamo, insieme!” mentre contro si è espresso quello di Forza Italia, astenuto il Movimento5Stelle.
PREOCCUPAZIONE RIPERCUSSIONI TERRITORIO – Il Consiglio comunale impegna sindaco e giunta a “sollecitare la Regione Toscana affinché mantenga e rafforzi il proprio ruolo strategico nelle scelte che nel prossimo futuro riguarderanno la Centrale del Latte, anche attraverso il riconoscimento dell’azienda come ‘strategica’”. Ed ancora a “intervenire presso la Città Metropolitana e l’’Unione dei Comuni del Mugello affinché si facciano carico del problema impedendo da un lato la crisi irreversibile che andrebbe a colpire gli allevatori locali (circa 80 aziende) e dall’’altro operando concretamente per la tutela e la salvaguardia del territorio”. Posizione che viene assunta a seguito della volontà espressa dal Comune di Firenze e Fidi Toscana di porre in vendita quote azionarie di loro proprietà . Il rischio è che la Mukki possa “allontanarsi” dal territorio e dai produttori locali, con un danno per gli allevatori mugellani che producono latte di altissima qualità e più in generale per l’economia del territorio.
IL DOCUMENTO – Nel documento si ricorda che alla Centrale del Latte conferiscono gli allevatori del Mugello “con la produzione di latte di elevata qualità ” evidenziando che “la sopravvivenza delle molte aziende agricole che operano sul territorio del nostro comune e più in generale del Mugello, oltre a garantire una quantità significativa di posti di lavoro sia diretti che indiretti, assicura una cura e una salvaguardia del territorio che altrimenti sarebbe impossibile ottenere, soprattutto nelle aree montane”. Quindi, si sottolinea che “il mantenimento nella sfera pubblica della Centrale del Latte di Firenze sia da ritenersi indispensabile, sia alla luce delle scelte strategiche di politica agricola messe in atto dalla Regione Toscana volte a favorire uno sviluppo sostenibile, la valorizzazione delle produzioni locali, la tutela del consumatore ancorché la volontà di rafforzamento delle opportunità di occupazione e non ultimo anche ai fini della già citata salvaguardia del territorio, dal momento che solo la produttiva presenza di operatori e produttori lo possono preservare dall’incuria, dall’’abbandono e dal depauperamento”.
IL SOSTEGNO DELLE ISTITUZIONI LOCALI – ““La qualità del nostro latte è riconosciuta e indiscussa, tanto che è stata creata una linea di produzione che si chiama Mugello e bio – afferma il sindaco di Borgo San Lorenzo Paolo Omoboni – e da questo punto di vista gli allevatori vanno tutelati. Le istituzioni locali, e lo dico anche a nome del presidente dell’Unione dei Comuni Federico Ignesti, sono al loro fianco”. D’’accordo l’’assessore all’’Agricoltura e vicesindaco Enrico Paoli che aggiunge: ““Il Comune di Firenze ha precisato che nel lungo periodo ci potrà essere un alleggerimento della propria presenza ma a precise condizioni e comunque nessuna svendita. E nemmeno è disposto a cedere il brand senza la salvaguardia dei produttori locali, gli allevatori del Mugello. Noi faremo la nostra parte – chiosa -, vogliamo incontrare gli allevatori locali per discutere con Firenze””.
Agipress