I progetti di corti animati vincitori del “MigrArti Cartoon Award”
AGIPRESS – TORINO – Un condominio multietnico, capace di dare colore e musica a tutta una città ; una ragazza africana che attraverso l’acqua realizza i suoi sogni, e le storie “sovrapposte” di un migrante italiano in Argentina dopo la Seconda Guerra Mondiale e di un africano in Italia, ai nostri giorni. Nel giorno d’apertura di cartoons on the Bay a Torino, l’attualità entra nelle storie animate. “Buona notte” di Caterina De Mate, “Un tuffo nel futuro” di Enrico Caroti Ghelli e “Trottole” di Lorenzo Latrofa sono i progetti di corti animati vincitori del “MigrArti Cartoon Award“, il premio del ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo dedicato a chi affronta il tema dell’immigrazione attraverso le arti. E quest’anno, per la prima volta “ grazie a un accordo con Rai – si è aperto anche al mondo dell’animazione. A premiare i tre autori, Paolo Masini del Mibact e Roberto Genovesi, direttore artistico di Cartoons on the Bay. Filo conduttore delle tre storie “ nate tutte da vicende reali e scoperte dagli autori visitando associazioni, onlus o enti che si occupano di accoglienza “ è quello della speranza, ma anche della determinazione e della diversità intesa come ricchezza, capace di creare anche finali inattesi.
Gli stessi finali in cui spera l’Unicef, presente a Cartoons on the Bay fin dalla prima edizione e che ha presentato il progetto “Piccoli Mediterranei”, con Asifa “ l’Associazione che unisce autori e professionisti dell’animazione in Italia “ e Cartoon Italia. Obiettivo: realizzare un lungometraggio unendo sei corti ispirati a storie vere di emigrazione infantile, ma riscritti per diventare fiabe a lieto fine e sensibilizzare il pubblico su temi come realtà , guerra e sfruttamento. Perché “ dicono Paolo Rozera di Unicef, Maurizio Forestieri di Asifa e Anne-Sophie Vanhollbeke di Cartoon Italia “ i bambini protagonisti delle storie che diventeranno lungometraggio “non hanno avuto scelta e devono essere protetti e aiutati a realizzare le loro aspirazioni senza nessun ostacolo di carattere politico, economico, etnico, religioso o di genere”.
Agipress