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4 Giugno 2024

Bilocali, la rivalutazione arriva fino al 60%

AGIPRESS – Nelle grandi città italiane, che si sia da soli o in coppia, il sogno di una casa tutta per sé parte sempre dal bilocale. Ma chi lo acquista oggi conclude un affare migliore o peggiore rispetto a chi l’investimento lo ha fatto nel 2016? Dall’analisi effettuata da Immobiliare.it Insights, la proptech company del gruppo di Immobiliare.it, il portale immobiliare leader in Italia, specializzata in analisi di mercato e data intelligence, emerge come nella maggior parte dei grandi centri i prezzi si siano alzati sensibilmente – addirittura a Milano si parla di un +57% – ma ci sono anche alcune realtà dove l’acquisto risulta più conveniente oggi rispetto a 8 anni fa.

Le città dove i bilocali si sono rivalutati

Se nel 2016 per un bilocale nel capoluogo meneghino bisognava mettere a budget 3.278 euro al metro quadro, ora ne servono poco più di 5.100, un aumento che sfiora il 60%, in assoluto il più alto tra le grandi città italiane. Segue Bologna, dove 8 anni fa la cifra domandata da chi offriva due stanze sul mercato era 2.580 euro/mq mentre ora la richiesta è del 44,5% più elevata. Attualmente, infatti, per un bilocale si arriva a spendere di media 3.729 euro/mq. Al terzo posto Verona, con una rivalutazione del 41%. Si è passati infatti dai 1.966 euro/mq del 2016 ai 2.770 euro/mq attuali per un bilocale nel comune. Fuori dal podio, con una percentuale di apprezzamento molto più contenuta, Firenze, dove in 8 anni due vani sono passati dal costare 3.744 euro/mq a oltre 4.400 euro/mq, il 18% in più. In crescita, con percentuali simili, Bari (+5,6%), Torino (+5,1%), e Venezia (+4,8%). Nella città pugliese il prezzo medio di un bilocale è cresciuto di circa 100 euro/mq nell’arco temporale considerato, passando da 1.862 euro/mq a 1.967 euro/mq. Nel capoluogo piemontese l’apprezzamento negli 8 anni è stato di circa 80 euro/mq (1.677 euro/mq vs. 1.596 euro/mq), mentre nella Perla della Laguna si è passati dai 3.363 euro/mq del 2016 agli oltre 3.500 attuali. In coda Napoli: qui l’aumento di valore si quantifica in 30 euro/mq, da 2.337 euro/mq a 2.367 euro/mq (+1,3%).

…e quelle invece dove il loro valore è diminuito

Nella Capitale il valore medio di un bilocale è passato dai 3.460 euro di 8 anni fa ai 3.346 di oggi, con un decremento in termini di valore del 3,3%. In scia Palermo, dove la svalutazione tocca quota 4%: da 1.373 euro/mq a 1.318 euro/mq per due vani. Ma le città che fanno peggio sono Catania e Genova: nella prima il decremento nel prezzo medio richiesto per un bilocale si attesta sul -12,3%, mentre nella seconda si raggiunge il -19%. Nella località siciliana si è passati da una richiesta media di 1.322 euro/mq a una di 1.160 euro/mq; invece, nella città ligure il costo rispetto a 8 anni fa si è abbassato di quasi 350 euro (1.817 euro/mq vs. 1.470 euro/mq).

Uno sguardo ai quartieri: Milano, Roma e Napoli

In tutti i quartieri di Milano i bilocali sono cresciuti di prezzo rispetto al 2016, ma a registrare le rivalutazioni più interessanti sono quelli di Pasteur-Rovereto al +80%, Maggiolina-Istria, +75,3%, e Corvetto-Rogoredo, +72,8%. In tutte e tre le zone attualmente per l’ambito due vani si spendono dai 4.000 ai 5.000 euro al metro quadro. In maniera antitetica rispetto a quanto è accaduto nel capoluogo lombardo, nella Capitale i quartieri che si sono rivalutati di più negli ultimi 8 anni sono tutti in zone centrali e costose della città: Prati-Borgo-Mazzini-Delle Vittorie al +13,3%, Termini-Repubblica al +5,4%, e Parioli-Flaminio al +4,3%. Infatti, il prezzo medio al metro quadro oscilla tra i 4.700 euro/mq di Termini e gli oltre 6.000 dei Parioli. Discorso analogo per quanto riguarda la città partenopea, anche qui i quartieri che hanno visto i maggiori apprezzamenti sono quelli più rinomati: Vomero-Arenella che segna un +13% e Chiaia-Mergellina al +12,2%. Qui il prezzo medio al metro quadro si aggira sui 4.000 euro/mq. «Milano si conferma un unicum in Italia – commenta Antonio Intini, Chief Business Development Officer di Immobiliare.it – Se infatti in città come Roma e Napoli, dove i prezzi sono rimasti tutto sommato accessibili, ad acquisire più valore sono gli appartamenti posti in contesti già di pregio, nel capoluogo meneghino a crescere in maniera più rilevante è la periferia, in particolare quella che ora gode della presenza di mezzi pubblici veloci ed efficienti. Dall’Expo del 2015, che per la città della Madonnina ha rappresentato un vero e proprio punto di svolta, i prezzi degli immobili hanno conosciuto una crescita che non ha eguali nel Paese, portando la domanda a esplorare zone del contesto urbano prima ritenute poco appetibili. Un processo di gentrificazione che continua tuttora e che presto comincerà a coinvolgere anche l’hinterland milanese». Agipress

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