DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

3 Marzo 2023

“Benvenuti in casa Gori” alla Pergola


AGIPRESS – FIRENZE – Al Teatro della Pegola di Firenze, dal 7 al 12 marzo, Alessandro Benvenuti riporta in scena con intatta bellezza il suo Benvenuti in Casa Gori, un pezzo di storia del teatro che è anche una dichiarazione d’amore alla Toscana. Nel più classico degli scenari, un pranzo natalizio in una famiglia di provincia, Benvenuti crea uno sfolgorante monologo, scritto con Ugo Chiti, in cui interpreta tutti e dieci i componenti dei Gori. Un ghiotto, sincero e tellurico sproloquio, che fa sorridere da quasi 40 anni generazioni e generazioni di spettatrici e di spettatori, con tormentoni diventati oramai storici, anche grazie al film diretto dallo stesso Benvenuti.

È il 1986. A Firenze, al Teatro di Rifredi, Alessandro Benvenuti debutta in anteprima con un suo monologo su una famiglia un po’ sguaiata e sboccata, riunitasi a Natale tra tensioni, rancori e slanci di tenerezza. La famiglia è quella dei Gori e il monologo è Benvenuti in Casa Gori, scritto con Ugo Chiti. Un lavoro folgorante che, dopo quasi 40 anni di successi, arriva al Teatro della Pegola dal 7 al 12 marzo. La produzione è del Teatro della Toscana, in collaborazione con Comune di Siena, Teatri di Siena.

Una nuova vita per la famiglia Gori, ancora una volta riunita per questo rito natalizio, l’interminabile pranzo dove vengono serviti crostini e prosciutto, dissapori e desideri repressi, tortellini in brodo e questioni di interesse, pollo arrosto e antichi rancori. Un omaggio all’ironia, alle dispute e alla schietta manifestazione degli affetti nella provincia toscana.

Dunque, in occasione del tradizionale pranzo di Natale, i Gori si riuniscono intorno a una tavola imbandita. Sono presenti Gino Gori, sanguigno e pronto a collere rapide, sua moglie Adele e il figlio sballato Danilo, accompagnato da Cinzia, la sua giovane fidanzata. Nella casa vive il novantenne Annibale, padre di Adele, ex combattente della Grande Guerra. Ci sono poi Bruna, l’altra figlia di Annibale, con il marito Libero Salvini, la loro figlia, Sandra, con suo marito, Luciano Frittelli, un bigotto che fa il parrucchiere, e la loro figlioletta Samantha.

Vicino all’albero, ogni anno preparato con rabbiose cure da Gino, e davanti a piatti squisiti, preparati dalla paziente Adele, tutto dovrebbe andare bene. Fra una portata e l’altra, però, cominciano a parlare del passato, del presente e di antichi dissapori. Cosà¬, ben presto, le antipatie, le invidie, le gelosie, rimaste per anni inespresse, si scatenano e il giorno di festa, cominciato in allegria, strada facendo si colora di tinte forti, fra litigi, urla e offese. Alla fine gli equilibri si ricompongono, ricuciti alla bell’e meglio. AGIPRESS

ARTICOLI CORRELATI
Torna in alto