Dopo una gara in bilico fino alla fine, gli uomini di Repesa vincono 85-80. VIDEO COREOGRAFIA CURVA

AGIPRESS – PISTOIA – Avrebbe potuto diventare l’impossibile che si fa possibile, l’impresa che resta nella storia, il miracolo sportivo. Sarebbe bastata una percentuale nel tiro ai liberi “normale” e chissà , Pistoia avrebbe potuto avere la meglio di Milano, nella quinta giornata di ritorno del campionato di basket di serie A (vedi sotto video coreografia curva). Quella andata in scena domenica pomeriggio al Palacarrara è stata una partita che è parsa correre contro la logica: la supercorrazzata EA7 che pur patendo assenze importanti (Gentile e Kalnietis) tiene in tribuna Barac perché ha troppe frecce nel suo arco, mette subito in chiaro la sua forza, martella la retina dei padroni di casa e chiude a metà gara con 50 punti, avanti di 15. E Pistoia, che già rinuncia per infortunio al play Ariele Filloy, dopo un paio di minuti di gioco deve fare a meno anche dell’altro playmaker, Ron Moore. Tutto lascia pensare ad una partita segnata, un secondo tempo senza storia. Di fatto coach Vincenzo Esposito ha a sua disposizione sei titolari veri, più una selva di giovanissimi, e non può disporre neanche di un playmaker di ruolo. La sconfitta dal punteggio pesante, l’imbarcata come si dice in gergo, mai arrivata questo campionato, è dietro l’angolo.

GARA IN BILICO – Ma il secondo tempo mostra un’altra Pistoia e un’altra partita. Il terzo quarto è uno show di Knowles e compagni che chiudono a 10 dal termine in parità . Anche il parziale di 10-0 col quale Milano inizia l’ultima frazione di gioco non abbatte la resistenza biancorossa e la gara resta in bilico fino alla fine. Solo il grande talento dei singoli di Milano e l’inevitabile stanchezza degli uomini di Esposito, che a fine gara chiudono con un misero 50% dalla lunetta, fanno sଠche il pronostico venga rispettato: gli uomini di Repesa vincono 85-80.

ADESSO PISTOIA che nonostante la terza sconfitta consecutiva resta quinta in classifica, guarda con un po’ di apprensione all’appuntamento delle “Final 8” di Coppa Italia, il prossimo fine settimane a Milano, ma soprattutto alle due successive trasferte in campionato, Cantù e Caserta, proprio a causa degli infortuni. La società valuterà nei prossimi giorni i tempi di recupero dei due “registi” Filloy e Moore per capire se e come intervenire sul mercato. Ma un intervento, stavolta, appare inevitabile per non compromettere quanto di buono fatto finora, visto il roster cortissimo e spremuto al massimo. I primissimi posti in classifica occupati a lungo erano ovviamente proibitivi ma i play off sono sempre apparsi assolutamente alla portata. Un’annata finora cosଠesaltate meriterebbe questa conclusione.

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