Chiesto un intervento tempestivo per aiutare Banca MPS a superare una condizione di estrema difficoltà prodotta dal risultato degli Stress Test
AGIPRESS – SIENA – Una lettera diretta al presidente del consiglio Matteo Renzi per chiedere un aiuto, un intervento straordinario, un atto di coraggio per risolvere la delicata situazione del Monte dei Paschi in seguito alla richiesta di capitalizzazione invocata dalla Bce. L’ha spedita il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, il quale lancia un appello al governo affinché possa trovare la soluzione tecnica che consenta di salvaguardare l’autonomia della banca e di mantenerne la direzione a Siena. Un appello anche per aprire un dibattito pubblico “come avviene anche per altre realtà in crisi e per non assistere in silenzio allo spegnimento graduale della banca più antica del mondo”. “Negli ultimi due anni – ha aggiunto Rossi – la nuova dirigenza ha ha lavorato in modo serio, con grande impegno. La banca è riuscita a superare la crisi e a rafforzarsi. Tutti gli sforzi ed i sacrifici fatti, dalla città , dai lavoratori, per evitare il fallimento rischiano adesso di essere vanificati. Ribadisco “ ha concluso – che la politica deve stare lontana dalle banche ma allo stesso tempo rivendico la necessità che la stessa politica utilizzi gli strumenti che ha a disposizione per evitare che un patrimonio di capitali e di risorse umane come Mps possa sparire per poche centinaia di milioni di euro”.
IL SINDACO DI SIENA – “Mi trovo ancora una volta a ringraziare il Presidente della Regione Enrico Rossi per la sua iniziativa nei confronti del Governo: abbiamo bisogno di un intervento tempestivo per aiutare Banca MPS a superare una condizione di estrema difficoltà prodotta dal risultato degli Stress Test, procedura gestita in modo discutibile da una BCE che penalizza le banche italiane che erogano credito ad imprese e famiglie”. Con queste parole il Sindaco di Siena, Bruno Valentini, accoglie l’Iniziativa del Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. “Bisogna continuare nella verifica delle responsabilità , politiche e giudiziarie, che sono all’origine dell’attuale difficoltà . Ma, allo stesso tempo, dobbiamo ridare un futuro alla Banca non dimenticando mai – conclude Valentini – che MPS è la prima azienda toscana e la terza Banca italiana con 26 mila dipendenti e milioni di clienti. E’ questo il cuore della questione: la vicenda riguarda l’intero Paese perciò il Governo e la Banca d’Italia non possono stare a guardare subendo passivamente l’eccesso di rigore europeo”.
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