AGIPRESS – BAGNO A RIPOLI (FI) – Inclusione, uguaglianza, socialità, valorizzazione delle abilità per un progetto di vita presente e futuro. Sono alcuni dei principi che stanno alla base della “Casa di Aldo”, una Comunità alloggio a bassa intensità assistenziale e a media complessità organizzativa situata nel territorio di Bagno a Ripoli (FI) che ha lo scopo di ospitare e assistere persone con disturbi dello spettro autistico che non hanno possibilità di un adeguato supporto familiare o per i quali la permanenza nel nucleo familiare sia temporaneamente o definitivamente impossibile. La struttura, al suo secondo anno di vita e in fase di estensione delle sue attività e progetti innovativi per i suoi 11 ospiti, è dell’associazione AIABA (Associazione Italiana per l’Assistenza ai Bambini Autistici) nata a Firenze nel 1970 su iniziativa di un gruppo di genitori di bambini affetti da autismo, al fine sia di sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere la conoscenza dei problemi specifici legati all’autismo, sia di costituire servizi in grado di offrire un intervento abilitativo/riabilitativo mirato. L’Associazione, formata dai genitori degli ospiti delle strutture gestite, ha come missione quella di offrire servizi specializzati per la presa in carico di soggetti con disturbi dello spettro autistico, durante tutto l’arco di vita offrendo un servizio ambulatoriale e semiresidenziale per l’età evolutiva, un presidio semiresidenziale per la fascia di età adolescenza e giovani adulti ed una residenza socio sanitaria per l’età adulta. Promuove inoltre percorsi di inserimento sociale; stabilisce e mantiene relazione con persone, enti, associazioni, organismi interessati allo studio dell’autismo.
Tante sono le attività proposte agli ospiti della Comunità, tra cui attività legate all’arte e alla natura, ma anche partecipazione ad iniziative esterne aggreganti, pensate come essenziali momenti educativi per il mantenimento della socialità e delle competenze di autonomia personale, motoria e cognitiva. Tutte attività che, con la costante presenza di operatori specializzati, possono essere personalizzate in base al grado di complessità. L’obiettivo resta sempre lo stesso: promuovere e sostenere le competenze sociali e personali, favorire uno stato psicoemotivo adeguato e contribuire ad un complessivo miglioramento della qualità della vita. E per il futuro, tanti progetti innovativi in arrivo. AGIPRESS
Davide Lacangellera