DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

21 Marzo 2023

Aumentano le foreste sostenibili in Italia

Il rapporto in occasione della giornata internazionale.

AGIPRESS – Continua ad aumentare in Italia la superficie forestale gestita in maniera sostenibile: nel 2022 si è passati dagli 892.609,63 ettari del 2021 ai 925.609,96 (di cui 8.554,55 di pioppeti e 54,91 di piantagioni) con un incremento di 33.000 ettari, pari al 3,7% in più. Sono 14 le regioni che hanno almeno una foresta certificata, con il Trentino Alto Adige che conferma la superficie più vasta. Sono i dati che emergono dal nuovo Rapporto Annuale del PEFC Italia, ente promotore della certificazione della buona gestione del patrimonio forestale, presentati in occasione della Giornata Internazionale delle Foreste (21 marzo) dedicata quest’anno al tema “Foreste e Salute”, con un focus dunque sui Servizi Ecosistemici (clima, assorbimento di CO2, turismo in ambiente naturale e benessere).

“L’aumento dei costi dell’energia e delle difficoltà di approvvigionamento dovute prima alla pandemia e poi alla guerra in Ucraina, hanno creato attenzione all’ambiente naturale bosco e al prodotto naturale legno: la certificazione in Italia cresce, dimostrando l’interesse anche da parte delle aziende a scegliere di dare garanzie sul materiale di origine forestale”, spiega Francesco Dellagiacoma, Presidente PEFC Italia. “Inoltre, nonostante la sospensione delle importazioni dalla Russia e Bielorussia avvenuta nell’ultimo anno (sono 30 milioni gli ettari certificati PEFC in Russia e Bielorussia che non possono attualmente fornire materiale certificato perché dichiarato legname di guerra e quindi ˜fonte controversa’), il sistema PEFC si conferma come lo standard con la maggiore superficie forestale certificata al mondo. Le foreste, con l’assorbimento di CO2 sono una strategia contro il cambiamento climatico; ma formate da piante che vivono ben oltre 100 anni, sono anche a rischio per il cambiamento climatico: sulle Alpi qualche milione di piante sono state portate a morte dal bostrico, un piccolo coleottero che attacca l’abete rosso debilitato a seguito di Vaia”.

LE REGIONI PIà™ CERTIFICATE – A livello territoriale, il Trentino Alto-Adige si conferma quindi capofila per superficie forestale certificata più estesa con 556.147,9 ettari, considerando quelli curati dal Bauernbund – Unione Agricoltori di Bolzano, le aree gestite dal Consorzio dei Comuni Trentini e dalla Magnifica Comunità di Fiemme nella provincia di Trento. Al secondo posto il Friuli Venezia Giulia, con 95.163,98 ettari, di cui la maggior parte gestiti da UNCEM FVG, mentre al terzo il Veneto con 76.294,005 ettari. Tra le regioni in crescita spiccano l’Emilia Romagna e la Toscana che hanno registrato un salto in avanti con il Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, che ha ottenuto la certificazione per la gestione forestale sostenibile e responsabile e la verifica dei Servizi Ecosistemici biodiversità , servizi turistico-ricreazionali e carbonio forestale. Sempre in Toscana, l’Unione dei Comuni Montani del Casentino ha certificato 5.764,57 ettari. Nelle Marche invece sono stati certificati 9.208,25 ettari di boschi nell’ambito del progetto “CO2 S.Fo.Ma. MARCHE”, finanziato dal PSR Marche: in questo caso si è anche osservato, grazie a studi condotti sul territorio, un incremento medio di 2,96 t di CO2/ha/anno rispetto alla non gestione, con l’obiettivo di valorizzare la capacità del bosco di stoccare il carbonio e aprire allo scambio di “crediti di sostenibilità ” verso partner, aziende e stakeholder intenzionati a compensare le proprie emissioni climalteranti. AGIPRESS

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