il presidente dell’Anci, Piero Fassino alla XXX Assemblea annuale Anci
AGIPRESS – FIRENZE – “Dal 2007 al 2013 i Comuni hanno contribuito al risanamento dei conti pubblici con 16 miliardi di euro: 8 miliardi di contribuzioni del Patto di Stabilità e 8 miliardi di minori trasferimenti statali. Tagliare ancora le nostre risorse significherebbe compromettere la possibilità di continuare a erogare servizi essenziali per i cittadini. Cosଠcome mantenere inalterato un Patto di Stabilità che da strumento di convergenza si è trasformato in vincolo sempre più oppressivo, significa definitivamente impedire ai Comuni di dare corso a politiche di investimento”.
Cosଠil presidente dell’Anci, Piero Fassino alla XXX Assemblea annuale Anci in corso alla Fortezza da Basso a Firenze.
“I Sindaci – ha aggiunto – sono i naturali destinatari e interlocutori dei cittadini, che a loro si rivolgono per ogni e qualsiasi esigenza, aspettativa, ansia o speranza, non c’è tema della vita di una comunità che non veda il Sindaco quale naturale riferimento per persone, famiglie e imprese”. “All’Italia “ ha continuato Fassino “ serve una ˜rivoluzione de regolativa’ che “ scontando anche qualche eccesso “ riduca drasticamente i troppi adempimenti che soffocano la vita dei cittadini e delle amministrazioni locali”.
“Da questa crisi “ ha concluso rivolgendosi al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e al Presidente del Consiglio Enrico Letta “ si esce tutti insieme, guidando il cambiamento con atti e decisioni capaci di dare una risposta al malessere sociale. Noi siamo e vorremmo essere sempre più, la buona politica, la politica del fare e dell’agire. La politica al servizio dell’Italia”.
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