Si aspettano risposte importanti per queste categorie a rischio collasso.
AGIPRESS – FIRENZE – In questi giorni stanno nascendo moti spontanei di imprese che interpretano i sentimenti di frustrazione e preoccupazione delle aziende, a partire dai ristoranti e pubblici esercizi fino alle saracinesche chiuse. In questi fermenti sono presenti tante realtà , tanti piccoli imprenditori che chiedono certezze. Confesercenti sostiene e continuerà a sostenere queste realtà , in particolar modo ora che l’economia è schiacciata dalla pandemia.
Sulla ristorazione e tutti i comparti del food occorrono, subito, risposte specifiche:
– Allungare la cassa integrazione in deroga fino ad oggi prevista per avere tempo per gestire la Fase 2;
– Affrontare con forza la questione degli affitti commerciali per riduzioni che tengano conto del mercato cambiato drasticamente;
– Apertura scaglionata in condizioni sostenibili.
“Qualora non fosse possibile aprire in sicurezza e per chiunque non vorrà o non potrà , aspettando le condizioni per farlo, occorre che il governo, le regioni i comuni, applichino misure di sostegno a tutto tondo per salvaguardare queste imprese”. Questa la posizione di Confesercenti Toscana che lancia un appello a unire le forze e aggiunge: “Positiva l’ordinanza sull’asporto, ma senza limitazioni, un pezzo di risposta importante che avevamo chiesto. Per ristoranti e pubblici esercizi del nostro Paese occorre fare molto di più”. “È il momento di fare uno sforzo straordinario tutti insieme “ ha detto il Presidente di Confesercenti Toscana Nico Gronchi “ in particolare per il settore food, ristorazione, bar, pubblici esercizi. Dobbiamo mantenere alta l’attenzione, anche con iniziative sul territorio come quelle dei ristoratori, ma soprattutto sulle risposte che ci attendiamo per queste categorie. Chiunque ha voglia e proposte dia una mano, Confesercenti, in ogni territorio, è la casa delle imprese, tutte le imprese”.
Agipress