“Manca ancora, anche in Toscana, un’azione diffusa di prevenzione”.
AGIPRESS – FIRENZE – La Presidenza regionale toscana del Movimento Cristiano Lavoratori (MCL) interviene sul nuovo incidente mortale sul lavoro che si è verificato in Lucchesia. “Un altro tragico anello – spiega la nota di MCL Toscana – di una catena che non si riesce a interrompere, con un costo umano e sociale altissimo. Nel 2019 in Toscana ci sono stati 69 infortuni mortali. Nella ben triste classifica delle regioni dove si sono verificati questo tipo di infortuni la Toscana è all’ottavo posto rispetto ad un dato nazionale di 1089 morti. Poi ci sono i feriti, gli invalidi, il dolore delle famiglie colpite, i costi sociali ed economici di quella che è ormai l’insicurezza sul lavoro“. “Manca ancora, anche in Toscana, – continua – un’azione diffusa di prevenzione: l’opera delle Usl, degli ispettorati del lavoro e degli altri organi competenti è ancora inadeguata rispetto alle necessità e non appare in grado di contrastare efficacemente quella che rappresenta una vera e propria emergenza nazionale. Da parte dei governi, attuale e passati, è mancata un’opera efficace di coordinamento e la messa in campo di finanziamenti adeguati. Cosଠl’insicurezza sul lavoro continua. Anche per questo, per svolgere un’azione di stimolo e, dove serve, di denuncia, MCL Lucca e Massa Carrara promuove per sabato 22 febbraio con inizio alle ore 9.30 a Massa una iniziativa sul tema ‘I costi sociali della non sicurezza nei luoghi di lavoro’ che ha l’adesione anche della presidenza regionale. E’ questa – chiude la nota – la prima di una serie di iniziative che vedono e vedranno la mobilitazione del Movimento Cristiano Lavoratori in Toscana”.
Agipress