DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

27 Dicembre 2024

Ambiente, sostituzione materiali quasi zero nell’edilizia

AGIPRESS – Negli ultimi 50 anni, il settore delle costruzioni ha visto una crescita esponenziale dell’estrattivismo, andando a triplicare dal 1970 ad oggi la quantità di risorse estratte a livello mondiale. Un boom che ha un impatto significativo anche sull’ambiente. A tracciare un bilancio sono gli analisti del Gruppo Seipa, realtà impegnata dal 1968 nell’attività di fornitura di materiali e servizi per le attività di costruzione e demolizione (C&D). Le risorse edili rappresentano attualmente un terzo del consumo globale di materie prime. Nell’Unione Europea il consumo annuo è di ben 1.094 milioni di tonnellate di materiali, un dato che conferma la centralità del comparto dell’edilizia nel Vecchio Continente, con il settore residenziale che assorbe il triplo dei materiali rispetto a quello pubblico.
L’industria delle costruzioni, tuttavia, non solo consuma, ma genera anche un’enorme quantità di rifiuti: in Europa si tratta di una mole di 305 milioni di tonnellate di materiali di risulta. In Italia il 98% di questi rifiuti viene riciclato, ma il tasso di effettivo sostituzione dei materiali è di uno scarso 0,4%. Insomma, la sostituzione è quasi zero nell’edilizia. «Si tratta di un’anomalia, soprattutto se si considera che gli aggregati inerti riciclati sono certificati e dotati delle stesse prestazioni tecniche (fisico-meccaniche) degli aggregati naturali. Oggi, grazie alla continua ricerca che sta portando a sviluppare materiali innovativi, sono inoltre disponibili per un elevatissimo numero di applicazioni, generiche e specifiche» sottolinea Valter Ciaraffoni, Direttore Generale del Gruppo Seipa. Fortunatamente, grazie ad operatori virtuosi come Seipa, vi è un sempre maggiore reimpiego dei materiali sotto forma di inerti per la realizzazione di sottofondazioni, malte, calcestruzzi ed asfalti. «Non vi sono più limiti tecnici o economici. Riciclare rifiuti inerti ed impiegare aggregati da inerti riciclati è economicamente conveniente sia nell’immediato che nel lungo termine, per gli ovvi benefici ambientali che tale pratica circolare produce. L’Europa ha già tracciato la strada nel 2008 con la direttiva nota come “End of Waste” ed è la direzione migliore per tutti da seguire: imprese e società civile» commenta Valter Ciaraffoni.
Negli ultimi 20 anni, gli sforzi del management di Seipa si sono concentrati sull’integrare tecnologie e pratiche orientate al riciclo dei rifiuti inerti proveniente dalle attività di costruzione e demolizione infrastrutturale e residenziale, divenendo una delle più importanti imprese nell’economia circolare di settore, sia per i volumi trattati che per la costante innovazione e ricerca sui materiali reintroducibili sul mercato. Oggi il gruppoSeipa è in grado di offrire al mercato ed alle imprese di settore tutta la gamma di materiali inerti naturali e riciclati, anche calcestruzzi ed asfalti, necessari per realizzare le opere infrastrutturali primarie, oltre che una gamma integrata di servizi ambientali che vanno dal trasporto dei rifiuti, alle demolizioni e bonifica e ripristino di aree deturpate. Con ben 23 certificazioni, il Gruppo Seipa è certamente una delle imprese del settore che più si impegna per mantenere elevati standard di qualità legati ai processi gestionali, ai materiali, all’ambiente ed alla sicurezza e dunque alla trasparenza sulle operazioni. Tutto ciò, insieme all’esperienza consolidata nel settore, la rende una delle imprese più affidabili nella gestione dei servizi ambientali e nella fornitura di materiali nei più importanti cantieri infrastrutturali del nostro Paese.

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