In cento anni perso il 95% degli esemplari.
AGIPRESS – Nell’ultimo secolo il numero di elefanti nel continente africano è drasticamente crollato, passando dai 12 milioni stimati circa un secolo fa ai 415.000 riportati nell’ultimo censimento. Il WWF lancia l’SOS per allarme estinzione. Oggi esistono due specie distinte di elefante in Africa. L’elefante di savana (Loxodonta africana) è classificato come “in pericolo” e l’elefante di foresta (Loxodonta cyclotis) risulta invece inserito tra le specie in “pericolo critico”, ovvero con elevato rischio di estinzione a breve termine. Il bracconaggio oggi resta la causa principale del declino di entrambe le specie di elefanti africani. Si stima che ogni anno vengano uccisi circa 20.000 elefanti per il commercio illegale di avorio. A questo si aggiungono le uccisioni generate dai conflitti tra gli elefanti e le comunità locali, purtroppo in crescita a causa della deforestazione (trasformazione di aree di foresta e savana in coltivazioni), carenza di cibo o di acqua. In Kenya, proprio a causa del conflitto con le attività umane, ogni anno le autorità preposte alla tutela della fauna selvatica sparano a 50-120 elefanti problematici, mentre tra il 2010 e il 2017 circa 200 persone sono morte in conflitti uomo-elefante. In 100 anni abbiamo già perso oltre il 95% degli elefanti africani, per questo il WWF lancia la campagna “SOS Elefante”: donando al 45594 con SMS o chiamata da rete fissa, dall’1 al 21 maggio, si può aiutare il WWF a salvare questi meravigliosi animali dall’estinzione, attraverso la realizzazione del progetto “Una foresta per gli elefanti”.
Gli elefanti hanno un ruolo cruciale nell’ecologia delle savane e delle foreste. In alcune foreste tropicali è possibile incontrare specie di alberi che riescono a riprodursi efficacemente soltanto se i semi sono stati digeriti dallo stomaco di un elefante: i succhi gastrici svolgono un’importante funzione di attivazione della germinazione. Questi grandi pachidermi sono anche dei veri e propri “ingegneri” del loro habitat: aprono radure, camminamenti, determinano la distribuzione degli alberi e della vegetazione in generale, e creano habitat utili ad altre specie animali. AGIPRESS