AGIPRESS – KENYA – La Scuola Musulmana. La nuova settimana in Kenya con Huruma e con i suoi ambulatori itineranti comincia con le visite presso la Scuola Musulmana di Watamu, quindi ambulatori vicino casa, ci arriviamo a piedi. Con uno dei maestri della scuola “requisiamo” tre aule per allestire i nostri ambulatori: con i banchi mettiamo su i lettini per le visite, sulla cattedra di una delle aule i medicinali, e per il resto ci arrangiamo; alla fine tre postazioni pronte per le visite mediche ed un’aula per le visite odontoiatriche del dentista di Huruma. Mentre sistemavamo le aule, si era già formata la fila di pazienti fuori dalla scuola: erano stati avvertiti per tempo del nostro arrivo e delle nostre visite gratuite, e il passaparola aveva fatto il giro tra la comunità musulmana e non.
Pronti gli “ambulatori”, ci dividiamo nelle varie postazioni con i mediatori e si inizia; vengono via via presi i nomi di chi si presenta per la visita per cercare di dare un ordine di priorità e alla fine arriviamo a più di 70 persone segnate ma le visite effettive saranno anche di più. Visitiamo anziani, donne, bambini ed adulti che non si preoccupano di dividere gli spazi con confessioni religiose diverse dalle loro. Alcuni hanno bisogno di visite, valutazioni, medicazioni o farmaci, per altri sono necessarie rassicurazioni o conferme, come la mamma che ci porta il suo bimbo per farlo visitare: le avevano già dato indicazione ad un’operazione chirurgica ma si fidava di noi (di Huruma) e voleva la nostra valutazione e la conferma della necessità dell’intervento, sia per paura dell’operazione per il piccolo sia per i costi che avrebbero dovuto affrontare. Andiamo avanti fin dopo pranzo senza fermarci, alla fine dobbiamo mettere un limite alle visite e rimandare al giorno dopo chi si presentava all’ultimo: diamo appuntamento al giorno dopo “dalle suore”, l’ambulatorio (per par condicio?) itinerante di domani.
(Emanuele e i volontari Huruma)
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