Il digitale rappresenta un’opportunità ma è necessaria educazione all’utilizzo.
AGIPRESS – ROMA – Riflettere sulle problematiche dell’adolescenza e le possibili risposte per far fronte ai cambiamenti sociali e culturali del mondo occidentale, alla luce delle nuove tecnologie e della multimedialità che ha rivoluzionato i processi educativi. E’ il messaggio lanciato dai relatori al convegno “Adolescenza: un viaggio bellissimo e pieno di insidie” tenutosi nella Sala Capitolare del Senato su iniziativa del mensile “Ore12Sanità ” e della Regione Lazio. A dibattere dei problemi di questa fase tanto delicata della vita, e a proporre soluzioni, sono stati ecclesiastici, psicologi, imprenditori, docenti universitari, educatori, operatori sociali, medici, politici. “La necessità che i ragazzi siano ascoltati ma allo stesso tempo indirizzati, in un viaggio, l’adolescenza, che deve avere un inizio e una fine. Un viaggio nel quale il digitale rappresenta un’opportunità e spesso viene ingiustamente demonizzato. Da qui l’opportunità di un’adeguata educazione al web e l’importanza che i ragazzi non siano lasciati soli. La solitudine rappresenta il nuovo disagio adolescenziale, parole come hikikomori e quaranteenegers sono purtroppo diventate di uso comune”, ha dichiarato Katrin Bove, editore di “Ore12Sanità “, riassumendo il leit motiv che ha segnato i lavori, moderati dai giornalisti Emma Evangelista e Pietro Romano.
“La necessità di riunire esperti e giovani per affrontare questi argomenti nasce anche da un’emergenza reale: i dati diffusi dall’Unicef registrano che un ragazzo ogni undici minuti nel mondo si suicida – ha raccontato Bove introducendo i lavori – e la maggior parte degli adolescenti si sente triste e angosciato e vorrebbe sentir parlare più spesso di salute mentale e di benessere psicosociale dalle istituzioni, dalle scuole, dalle famiglie e dai media”. Durante l’assise sono intervenuti l’onorevole Roberto Morassut, che ha testimoniato con la sua esperienza di padre la necessità di un confronto reale e proficuo sul tema, proposta accolta e rilanciata dal consigliere regionale del Lazio, Pasquale Ciacciarelli, che ha assunto un impegno ufficiale per sostenere interventi in materia. A riassumere il dibattito Walter Rodinò, advisor di “Ore12Group” che ha posto l’attenzione sulla necessità di un concreto sostegno istituzionale per il miglioramento della qualità dei servizi per i giovani: “lo Stato – ha detto Rodinò riassumendo le necessità espresse dai relatori – dovrebbe intervenire in maniera massiccia a sostegno dei ragazzi che sono il nostro patrimonio più prezioso. La necessità emersa dal dibattito è relativa alla creazione di una sinergia educativa e programmatica per la quale che istituzioni e politica devono necessariamente adoperarsi per fare sistema in una rete virtuosa che da un lato sostenga l’individuo nella sua crescita integrale e dall’altro le agenzie educative e le strutture che si preoccupano di offrire il sostegno ai ragazzi”.
Al convegno hanno partecipato don Andrea Ciucci (della Pontificia Accademia per la Vita) esperto di intelligenza artificiale che ha argomentato sull’importanza di relazionarsi con i ragazzi che utilizzano i new media per spiegare ed accogliere le richieste, la psicologa Maddalena Cialdella che si è soffermata sulle caratteristiche e l’importanza della genitorialità nel processo educativo, l’imprenditrice cinematografica Manuela Cacciamani, che ha presentato il progetto “La Galassia Digitale al servizio della scuola” e presentato il contest “la realtà che non esiste” che ogni anno alla Mostra di Venezia fa emergere un problema dell’età adolescenziale attraverso i linguaggi e i testimonial preferiti dai ragazzi; il professor Ranieri Razzante, esperto di Cyber security che ha parlato delle insidie della rete, lo psicologo Franco Vaccari, presidente di Rondine Cittadella della Pace, che ha sostenuto l’importanza del confronto tra pari per una esperienza di integrazione e crescita, il rettore del Convitto Nazionale di Roma, Paolo Maria Reale, che ha testimoniato come sia necessario coinvolgere i ragazzi in progettualità che li formino attraverso una collaborazione tra scuola e famiglia che non sia autoritaria ma autorevole e utile allo sviluppo integrale della persona, Angelo Chiorazzo, fondatore della cooperativa Auxilium ha ricordato il messaggio di Don Bosco sostenendo che nell’età evolutiva più delicata i giovano hanno bisogno di stimoli che li portino ad essere impegnati in attività educative, nello sport e nel volontariato e che lo Stato deve investire per sostenere queste attività . Infine il professor Alberto Villani (responsabile Pediatria generale dell’ospedale Bambin Gesù di Roma) ha ricordato l’importanza di modelli educativi di riferimento che sappiano veicolare messaggi sani, e Donatella Possemato (direttore della clinica Santa Famiglia e presidente dell’associazione Impresa per la vita) che ha raccontato dei gravi problemi legati allo sviluppo, soprattutto femminile, evidenziando la carenza di informazioni sulle patologia come obesità , bulimia, anoressia e sindromi depressive che sono i segnali del disagio giovanile su cui intervenire tempestivamente; insieme a Stefano De Lillo, vice presidente Omceo che ha posto l’accento sui danni da abuso di sostanze stupefacenti e cannabis durante l’adolescenza, che da uno studio condotto dall’osservatorio regionale, risultano condizionare con patologie come la schizzofrenia l’età adulta.
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