DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

21 Agosto 2023

Adesso si drogano anche i cigni


AGIPRESS – Sembra una follia, un film di fantascienza, solo sui grandi schermi avremmo pensato di vedere dei cigni drogati, completamente incapaci a volare che inciampano e si sdraiano tra i fiori. Questo era lo spettacolo a cui hanno assistito alcuni agricoltori mesi fa in Slovacchia, nei campi vicino alla città di Komarno, dove almeno duecento cigni per settimane si sono trovati in questo stato di forte alterazione. La relazione fra i cigni e la droga è iniziata a febbraio scorso quando i volatili sono arrivati nei campi di papaveri del Paese, preferendoli ai campi di colza, di solito meta amata da loro. Attratti dalla presenza di grandi specchi d’acqua per l’irrigazione devono aver probabilmente confuso le piante. Il problema è sorto quando, vedendo papaveri ovunque, i cigni hanno iniziato a nutrirsi dai fiori dalle note proprietà allucinogene, fino a ottenere una vera e propria dipendenza. I campi in cui hanno sostato gli uccelli, infatti, erano coltivati con papaveri da cui si estraggono sostanze oppiacee per produrre farmaci come la morfina e la codeina, oltre a droghe come l’oppio e l’eroina.

L’overdose di papaveri – Per ben quattro mesi i palmipedi hanno mangiato i papaveri coltivati in uno spazio molto esteso, di circa cinque ettari. Le conseguenze sono state evidenti e drastiche, non riuscivano più a volare rischiando di diventare facili prede e diversi di loro hanno accusato problemi digestivi, visto che la droga assunta ha effetti antidiarroici. Inoltre, alcuni cigni non sono riusciti a sopravvivere, uccisi da episodi di vera e propria overdose. La soluzione è stato l’avvio delle procedure di disintossicazione, come si fa per gli esseri umani: sono stati portati in una zona senza papaveri aspettando che smaltissero tutto. Dopo alcuni giorni, un gruppo di ambientalisti è riuscito a recuperare il gruppo di pennuti che erano ancora in buone condizioni, rilasciandoli a circa 15 chilometri più avanti in un canale di irrigazione, permettendo loro di rigenerarsi in quella zona e tornare alla loro vita normale.

Tutelare l’equilibrio ecologico – Da quando gli inverni sono più miti, la Slovacchia ha visto aumentare la popolazione di cigni e altri uccelli acquatici i quali, al sopraggiungere del freddo, cercano cibo anche nei campi coltivati. La situazione perciò, è da tenere sotto controllo, dal momento che potrebbero tornare sugli stessi campi in futuro provocando nuovi danni alle coltivazioni ma anche alla loro salute. Questa circostanza, davvero singolare, prova che è indispensabile affrontare non soltanto i problemi sociali che derivano dalla coltivazione del papavero, ma anche gli impatti inaspettati che possono ripercuotersi sulla fauna locale, in modo da proteggere il benessere degli animali e preservare anche l’equilibrio ecologico. AGIPRESS

Francesca Danila Toscano – Stradenuove

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