Il comitato fa anche un appello ai sindaci “E’ tempo di decidere con chi stare: o con la gente o con il profitto delle società private”
Il Comitato Acqua Pubblica di Arezzo fa un appello ai sindaci: “Se veramente volete difendere l’esito referendario passate dalle parole ai fatti: unitevi al Comitato Acqua Pubblica nel contestare i provvedimenti fin qui adottati e pretendete la rettifica delle tariffe”. Il Comitato contesta l’atteggiamento dei primi cittadini fio ad oggi tenuto: “Il 30 aprile 2013 i sindaci aretini dichiararono di non aver approvato la nuova tariffa dell’acqua – elaborata sulla base del nuovo metodo deliberato dall’Autorità per l’energia elettrica e gas (AEEG) – poiché essa violava l’esito referendario. In realtà dalla documentazione emerge che essi approvarono tutti gli atti propedeutici al calcolo della tariffa e l’invio di tali atti da parte dell’Autorità idrica toscana all’AEEG equivale all’approvazione della nuova tariffa. Ed infatti entro il 31 luglio 2013 l’AEEG stabilirà la nuova tariffa idrica di Arezzo proprio sulla base della documentazione che è stata deliberata dai sindaci aretini. Come è ampiamente noto il nuovo sistema tariffario deliberato dall’AEEG va contro l’esito referendario. Infatti la cancellazione del 7% di “remunerazione del capitale investito” (il profitto) operata dal referendum viene reintrodotta nel nuovo sistema tariffario con altro nome (il 6,4% di oneri finanziari e oneri fiscali). E vi è pure il paradosso che poiché con il nuovo sistema viene aumentata la base imponibile su cui applicare la percentuale il risultato finale è che la tariffa non solo non diminuisce ma addirittura aumenta. Per esempio ad Arezzo si passa da 5,9 milioni di euro di remunerazione del capitale investito a 6,3 milioni di euro di oneri finanziari e fiscali”.
Il Comitato parla chiaro: “Una vera e propria vergogna ed un insulto ai 27 milioni di italiani che andarono a votare due anni fa. Per questo il Forum Italiano dei Movimenti per l’acqua ha fatto ricorso al TAR della Lombardia contro il nuovo sistema tariffario-truffa ed ha rilanciato la campagna di obbedienza civile con l’applicazione della legge scaturita dall’esito referendario in bolletta. In realtà ad Arezzo l’applicazione del nuovo sistema tariffario dell’AEEG con i documenti contabili approvati dai Sindaci non determinerebbe un aumento rispetto a quanto finora applicato; l’effetto previsto sarebbe una lieve riduzione del 1,4% per i soggetti non allacciati al depuratore e una sostanziale stabilità per tutti gli altri. Ma ciò solo perché la tariffa precedente era illegittimamente e scandalosamente troppo alta rispetto al consentito, essendo la quota fissa tenuta fuori dai proventi da tariffa”.
Agipress