Si celebra il 21 gennaio. Canzoni, cartoni animati e una volpe per educare alla bellezza.
AGIPRESS – E’ una simpatica volpe, dagli occhi grandi, un grande sorriso e un fiore in testa. La volpe Sophia è molto più di un disegno: è un progetto animato, artistico, multidisciplinare che nasce per diffondere messaggi di valore, virtuosi, per educare alla bellezza. Nasce dalla fantasia di Andrea Lucisano (nella foto), filosofo, artista, regista e musicista di Napoli. La sua volpe è protagonista di una serie animata e di canzoni, a cui dà vita, per finalità didattiche ed educative. L’ultima canzone che ha scritto, “L’abbraccio”, è stata scelta per accompagnare la Giornata mondiale dell’Abbraccio, il prossimo 21 gennaio, ed è stata lanciata da pochi giorni sulle piattaforme social di Andrea Lucisano ed anche su Spotify, Youtube, iTunes e negli store digitali.
“Era il 2012 quando ho realizzato il primo episodio con la volpe Sophia di quella che poi sarebbe diventata una serie TV educational- spiega Andrea Lucisano- è stata la prima sul tema filosofico ed educativo prodotta in Italia. È un’autoproduzione che ho sostenuto perché penso che diffondere buone pratiche alle nuove generazioni sia la base per migliorare la qualità della vita delle nostre comunità “.
“Il 21 gennaio a Napoli, in particolare- spiega Lucisano- è in programma un evento di piazza free-hugs, durante il quale la gente si scambierà liberamente abbracci, ascoltando la canzone in sottofondo. Nei giorni precedenti, in molte scuole di tutta Italia saranno organizzati dei flash mob tra studenti che si abbracceranno sulle note della canzone”.
Amata dai bambini e dai loro genitori, e seguita dagli insegnanti, la volpe Sophia è apparsa nella prima serie televisiva filosofica prodotta in Italia, composta da 11 episodi in cui il simpatico personaggio dialoga con persone e condivide riflessioni sulla vita. Non è mancato un pensiero dedicato alla pace con la canzone dal titolo “Il carro amato”. Il brano racconta la storia di un carro armato che non vuole fare la guerra perché vuole bene a tutti. Progettato per portare morte e distruzione, non vuole abbattere le scuole e gli ospedali che le persone hanno costruito con amore.
“E’ una favola cantata che affronta il tema della pace dalla prospettiva dei bambini- conclude l’autore partenopeo- che rimette al centro l’amore per la vita. Mi ha fatto piacere ricevere i lavori dei bambini, che in varie scuole, hanno “interpretato” la canzone attraverso i disegni. Nei loro fogli con tanti colori, i cannoni dei carri lanciano cuori e fiori”. AGIPRESS
di Gaia Simonetti