Prevista una grande manifestazione per impedirne l’inaugurazione
AGIPRESS – FIRENZE – L’Associazione “Animalisti Italiani Onlus” www.animalisti.it con formale comunicazione ha provveduto nei giorni scorsi a diffidare il Sindaco di San Miniato (PI) affinché non permetta l’apertura di un mattatoio per la macellazione rituale, tenuto conto che la legge Toscana la vieta espressamente e che la struttura non ha tutte le autorizzazioni sanitarie necessarie.
LA DIFFIDA si riferisce all’annuncio che prevede per il prossimo 14 settembre l’inaugurazione a San Miniato (PI) della macelleria regionale per la produzione di carne islamica secondo riti che prevedono la macellazione degli animali senza preventiva uccisione. Un metodo – si legge in una nota – in cui gli animali vengono dissanguati vivi e sentono il gelo e la morte arrivare morendo tra infinite sofferenze. La legge italiana nel rispetto degli animali prevede l’uccisione con un colpo secco o lo stordimento prima di procedere al dissanguamento ed espressamente specifica all’articolo 3 del Decreto Legislativo 333/1998 “Le operazioni di trasferimento, stabulazione, immobilizzazione, stordimento, macellazione e abbattimento devono essere condotte in modo tale da risparmiare agli animali eccitazioni, dolori e sofferenze evitabili”, la stessa Legge all’articolo 5 deroga per la macellazione rituale i cui mattatoi devono rispettare specifiche condizioni sanitarie e restrizioni e possono esercitare solo dopo aver acquisito le autorizzazioni ministeriali.
“L’associazione – dichiara Walter Caporale, Presidente Associazione “Animalisti Italiani Onlus” – ha inviato una diffida formale alla ASL e al Sindaco, che rappresenta la massima autorità sanitaria sul territorio comunale ed ha il potere con tempestivo intervento di vietare l’inaugurazione del mattatoio. L’auspicio è di essere ascoltati e che arrivi un divieto assoluto all’apertura di questa attività , non solo per le carenti autorizzazioni sanitarie, ma nel rispetto della Legge regionale che ne vieta l’esistenza. L’augurio è che la nostra missiva abbia buon fine altrimenti siamo pronti ad organizzare per domenica 14 settembre 2014 la più grande manifestazione contro l’arroganza e gli affaristi che in nome di una falsa integrazione violano le leggi italiane e procurano ingiuste sofferenze”.
Agipress