DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

18 Luglio 2023

A Paolo Guzzanti il premio Enrico Basile


AGIPRESS – PORTO SANTO STEFANO (GR) – Un pomeriggio di grande suggestione in uno scenario che solo il mare dell’Argentario può offrire. In questa cornice è stato premiato alla Fortezza spagnola di Porto Santo Stefano, Paolo Guzzanti, uno dei più brillanti giornalisti italiani, insignito del premio <Enrico Basile>. Giornalista e scrittore di successo, fra i pochi cronisti dotati di una forte capacità investigativa tipica del giornalismo anglosassone, come testimoniano i numerosi libri attraverso i quali Guzzanti ha raccontato senza sconti la storia di una parte della seconda metà del Novecento e di questo primo scorcio del Duemila. E l’ha fatto in forza di una frequentazione e di una conoscenza diretta con i protagonisti dell’Italia politica, da Francesco Cossiga, a Giulio Andreotti fino a Silvio Berlusconi. La cerimonia è andata ben oltre il formale incontro con un grande personaggio, perché Guzzanti ha raccontato la sua esperienza in giro per il mondo e all’interno del nostro sistema politico, essendo stato parlamentare italiano e soprattutto presidente della Commissione Mitrokhin, che ha indagato sull’attività del KGB in Italia fino al 1984, contribuendo a svelare le reti di spionaggio dell’Unione Sovietica in Europa e nell’Occidente. E intuendo già allora i pericoli di un sistema che oggi ha portato alla guerra in Ucraina che Guzzanti aveva anticipato nei contenuti di un suo libro, riedito e aggiornato in questi giorni, che si intitola <Litvinenko. Dal tè al polonio radioattivo alla guerra in Ucraina>.

La consegna del premio <Basile> è stata preceduta dal contributo e dagli interventi dei componenti della Giuria, a cominciare da Massimo Sandrelli, che ha spiegato le ragioni di questa iniziativa, nata negli anni prima del Covid, che ha avuto come vincitore della prima edizione, Bruno Vespa. E poi l’anno scorso, che ha segnato la ripresa dopo l’interruzione, con il secondo vincitore che è stato Mario Sconcerti. Sandrelli ha ricordato Enrico Basile, scomparso pochi anni fa, che è stato – ha detto – <un giornalista fantastico, ma soprattutto innamorato dell’Argentario, un amore che trova la sua continuità nella presenza qui, della moglie Gabriella>. La giuria è completata da Gualtiero Della Monaca, Enrico Mancuso, da Francesco Carrassi direttore Agipress e da Marcello Mancini, che hanno incalzato con le domande (anche se non ce ne sarebbe stato bisogno) lo straripante Paolo Guzzanti. E dal sindaco di Monte Argentario, Arturo Cerulli, che ha voluto sottolineare l’importanza del premio e il desiderio di garantire la continuità con il passato. Cerulli è diventato sindaco da poco, ma ha tenuto a precisare un concetto, che è stato molto apprezzato: <Quando cambia la guardia in una amministrazione pubblica, il nuovo scarta quello che ha fatto il vecchio. Invece io sono convinto del contrario: quello che c’è di buono va mantenuto e, anzi, implementato>. E’ questo il miglior viatico per una manifestazione che – si può dire – è diventato uno dei fiori all’occhiello dell’Argentario. AGIPRESS

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