DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

11 Novembre 2024

A Orvieto il nuovo anno arriva con la musica Jazz

AGIPRESS – Come accade da 31 anni, Orvieto è ancora il cuore dell’offerta culturale e turistica invernale dell’Umbria. Umbria Jazz Winter (28 dicembre – 1° gennaio) si ripropone, con il suo mix per una bella vacanza tra jazz, storia, cucina, musei e artigianato. Tutto
va in scena nel centro di Orvieto, dove in cinque giorni si tengono più di novanta eventi (più quelli di UJ4KIDS) con venticinque band, tutte residenti, 150 artisti sui sei palchi allestiti nel Palazzo del Capitano del Popolo (Sala Expo e Sala dei 400), Teatro
Mancinelli, Museo Emilio Greco, Teatro del Carmine, Palazzo dei Sette. Una location molto speciale sono le vie del centro percorse dalla marching band (Funk Off, ovviamente), mentre il Duomo ospiterà il coro gospel il pomeriggio di Capodanno. Si comincia dalle
prime ore del mattino e si finisce senza soluzione di continuità a notte fonda. In nessuna altra città italiana è possibile ascoltare in questo periodo dell’anno tanta musica.

L’addio al 2024 e il saluto al nuovo anno che arriva saranno celebrati in jazz con due i cenoni, allestiti nella Sala Expo e nel Palazzo dei Sette, mentre nella Sala dei 400 ci sarà un lungo concerto con i Funk Off “on stage” e Mwenso & the Shakes. All’una,
infine, il concerto del Benedict Gospel Choir al Teatro Mancinelli. Spazio anche ai più piccoli: gli eventi sono in programma dal 28 al 31 dicembre al Teatro del Carmine, tranne una fiaba musicale itinerante (La tromba di Louis) per le vie del centro.

Tra gli artisti protagonisti di questa edizione: Paolo Fresu, in scena con il trio (con Dino Rubino e Marco Bardoscia) e con il Devil Quartet, nonché con un progetto che lo vedrà affiancato, in trio e quartetto, dai suoi più stretti collaboratori. Nuova produzione
della Umbria Jazz Orchestra con Ethan Iverson che ha arrangiato per l’occasione un repertorio di grandi musiche per il cinema. È una esclusiva di UJW. Dall’America arrivano poi il trio di Joel Ross, l’ultima star del vibrafono, e i trii pianistici di Ethan
Iverson e Emmet Cohen, mentre italianissimi sono il trio di Dino Rubino, di Francesca Tandoi (che avrà come special guest Max Ionata e che si potrà ascoltare anche in duo con la chitarrista Eleonora Strino) e di Lorenzo Hengeller. Uno sguardo interessante
sul jazz delle origini sarà offerto da tre band che ripercorrono con rigore filologico la musica che si suonava negli anni ‘20-‘30: sono i Chicago Stompers, i Dixie Blue Blowers e gli Hot Gravel Eskimos. Un passo indietro nella storia per godersi un jazz che
conserva, grazie a questi specialisti, una invidiabile freschezza.

Due presenze fisse del Festival invernale sono il coro gospel (in questa edizione è il Benedict Gospel Choir) e la marching band, ovvero i Funk Off, anche in versione on stage. Spiritualità e divertimento sono due facce molto diverse della manifestazione orvietana,
ma fanno entrambe parte di quel particolare periodo dell’anno.

Mwenso & the Shakes, dal nome del loro carismatico leader Michael Mwenso, sono un gruppo di artisti globali la cui musica vuole coniugare entertainment e arte. Il loro è un genere in cui confluiscono jazz e blues, con modelli come Fats Waller, Muddy Waters,
James Brown e tante altre icone musicali americane.

Venticinquenne cantante di origini americane e camerunensi, Ekep Nkwelle è l’ultima scoperta della vocalità jazz declinata al femminile. Ironia, intrattenimento garbato, ma anche cultura musicale, buongusto e soprattutto una impeccabile qualità sono poi gli
ingredienti di Nick the Nightfly Quintet, The Good Fellas e Nico Gori Young Lions Quartet. Il quintetto guidato da Piero Odorici e Daniele Scannapieco è la band residente di Umbria Jazz. È costituita da jazzmen esperti, tra i migliori esponenti dei loro strumenti.
Una band che dal vivo sa come restituire in modo perfetto il clima infuocato delle jam session amate dai nottambuli.

Un modo originale di raccontare la storia secolare del jazz. Un progetto esclusivo per Umbria Jazz Winter con una rivisitazione sonora attuale e sperimentale di Enzo Pietropaoli e Michele Rabbia, immagini su progetto visivo di Massimo Achilli e un filo di parole
intrecciate da Guido Barlozzetti che firma anche il concept dello spettacolo. La location è il Teatro del Carmine. Le prime note di Umbria Jazz Winter le suoneranno le giovani promesse del jazz. UJ offre una vetrina di prestigio ai musicisti emergenti. Due
le band nel programma di Orvieto. Lo Scannapieco – Geremia 5et ha vinto il Conad Contest di quest’anno; il Berklee/Umbria Jazz Clinics Award Group è la band dei migliori allievi dei corsi estivi delle Clinics.

D.M.

AGIPRESS

ARTICOLI CORRELATI
Torna in alto