DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

28 Aprile 2016

A Firenze “Trisome Games 2016”, la prima edizione delle Olimpiadi per atleti con sindrome di Down

Il più grande evento sportivo dedicato alla trisomia 21 che vedrà impegnati oltre 600 atleti, provenienti da 34 Paesi di cinque diversi continenti, che si sfideranno in 9 discipline sportive

AGIPRESS – FIRENZE – A Firenze arriva la prima edizione delle Olimpiadi per atleti con sindrome di Down. Si tratta dei Trisome Games 2016, manifestazione che si svolgerà nel capoluogo toscano dal 15 al 22 luglio, di cui Fiat Chrysler Automobiles è main sponsor con Autonomy, il programma di mobilità automobilistica per disabili, che fornirà “ con la collaborazione del gruppo Brandini, concessionario di Firenze “ alcune vetture al comitato organizzatore. L’appuntamento “ unico nel suo genere “ rappresenta il più grande evento sportivo dedicato alla trisomia 21 e vedrà impegnati oltre 600 atleti, provenienti da 34 Paesi di cinque diversi continenti, che si sfideranno in 9 discipline sportive: atletica leggera, nuoto, nuoto sincronizzato, ginnastica artistica, ginnastica ritmica, futsal, judo, tennis, tennis tavolo. I Trisome Games sono organizzati dalla Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva Relazionale e dal Comitato Italiano Paralimpico. A scegliere Firenze è stata la Sport Union for Athletes with Down Syndrome, l’organismo internazionale che sovrintende lo sport per atleti con sindrome di Down. FCA ha condiviso gli obiettivi dei Trisome Games, poichè sono gli stessi del programma Autonomy, progetto nato con l’intento di incoraggiare, agevolare ed assicurare la libertà di movimento per tutti, anche coloro che presentano limitazioni motorie, sensoriali o intellettive. Autonomy offre infatti a tutte le persone disabili un aiuto concreto per risolvere i problemi relativi alla guida di una vettura adattata alle proprie capacità . Le persone possono provare le proprie capacità motorie residue tramite speciali simulatori, prendere confidenza con i veicoli modificati e richiedere il parere di medici e fisioterapisti e degli operatori dei centri stessi.

Agipress

ARTICOLI CORRELATI
Torna in alto