DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

25 Luglio 2024

A Faenza torna Argillà Italia

AGIPRESS – Una piena immersione nel mondo della ceramica: dal 30 agosto al 1° settembre torna a Faenza – “capitale” europea della maiolica – Argillà Italia. Tre giorni per passeggiare lungo le vie del centro curiosando e facendo shopping tra gli stand di oltre 200 ceramisti provenienti da tutto il mondo (per il 50% stranieri e per il 50% italiani), visitando le numerose mostre in spazi pubblici e privati della città, partecipando a workshop, visite guidate ed incontri. La mostra-mercato Argillà Italia, organizzata dal MIC Faenza in nome del comune di Faenza e in collaborazione con il Comune stesso, AiCC – Associazione Italiana Città della Ceramica ed Ente Ceramica Faenza, alla sua ottava edizione, è ormai diventata l’appuntamento biennale di riferimento in Italia dell’artigianato ceramico contemporaneo nazionale e internazionale. “L’edizione 2024 di Argillà si preannuncia come un evento davvero unico anche per la presenza di delegazioni rappresentanti Paesi esteri e città italiane della ceramica che renderanno l’appuntamento una occasione unica per mettere a confronto le diverse esperienze e competenze” commenta Massimo Isola, sindaco di Faenza. Numerosi gli eventi spettacolari, attraverso i quali si potrà ammirare il processo creativo della ceramica: il Mondial Tornianti, l’avvincente competizione di tornio a cui parteciperanno tornianti provenienti da tutto il mondo, Thomas Benirschke con la sua Argi-bike; Emidio Galassi con una performance di cottura ceramica, un grande forno spettacolare all’aperto, progettato e coordinato dal gruppo “MADE in NOVE: ante impression” che si cimenterà in una cottura ceramica sperimentale a legna. I Paesi Baltici sono gli ospiti d’onore di questa edizione e saranno presenti alla Sala Cento Pacifici del Teatro Masini con una grande collettiva di artisti contemporanei che lavorano con la ceramica curata da un team di curatori composti dai lettoni Valentins Petjko, Aivars Boranovis, Darja Smirnova, Inga Gedzune, dalla lituana Agne Semberaite e dall’estone Pille Kaleviste. Saranno una quindicina le mostre ufficiali in programma, che coinvolgono i principali spazi espositivi della città, appuntamenti importanti per riflettere sullo stato della ricerca più innovativa dell’artigianato ceramico tra arte e design in Europa e per conoscere la tradizione di storiche manifatture. Al Ridotto e al Foyer del Teatro Masini si potranno vedere il gruppo giapponese Kyototto con una mostra di pezzi unici che combinano tradizione e innovazione e tendenze contemporanee e dall’India la mostra “Golden Bridge Pottery”, una personale del maestro di Albisola Ernesto Canepa con 45 anni di carriera alle spalle, una mostra di oggetti di design del gruppo milanese “Milano Makers” e infine la mostra Primedicopertina, con le opere ceramiche pubblicate nell’ultimo biennio sulle copertine delle riviste La Ceramica Moderna & Antica e D’A. Al Palazzo del Podestà una mostra organizzata dalla European Route of Ceramics – Strada europea della Ceramica, un progetto a cura di Viola Emaldi, un viaggio nel mondo della ceramica artigianale artistica europea, attraverso le collezioni e opere uniche dei partner del prestigioso itinerario culturale del Consiglio d’Europa: un omaggio alla migliore ceramica d’arte applicata contemporanea Made in Europe. Al Salone delle Bandiere si potranno ammirare due progetti: il primo dal titolo “Poloniato/Polloniato – una famiglia di ceramisti a Nove” che racconta gli esiti in ceramica realizzati da diverse generazioni di membri delle famiglie Poloniato/Polloniato che nell’ultimo secolo hanno lavorato per diverse manifatture come gli Antonibon, i Barettoni e i Viero di Nove; il secondo a cura della Korea Women Ceramist Association. Alla Galleria della Molinella Matteo Zauli e Claudia Casali allestiranno una mostra legata all’alluvione del maggio 2023. Spazio Ceramica ospiterà la mostra “Interra project” a cura di Nuria Pozas Corredera:13 artisti ceramisti contemporanei rivisitano l’arte funeraria in ceramica nel passato, presente e futuro da 13 diverse prospettive. Lo Studio Ivo Sassi aprirà le porte con una personale del maestro faentino dal titolo “I grossi spessori di Ivo Sassi”. Il Must inaugurerà “Figulinae” di Karin Putsch-Grassi, una colonna in gres creata dall’artista Karin Putsch-Grassi, installata recentemente nel giardino del Museo che entrerà a fare parte della Collezione Permanente di Arte Contemporanea. Il Museo Diocesano nella sede di Santa Maria dell’Angelo ospiterà una personale dedicata alla lunga carriera ceramica di Mirta Morigi e un’esposizione di Antonello Ghezzi. I musei faentini saranno aperti con mostre e visite guidate: al MIC Faenza sarà possibile visitare la collezione permanente con il biglietto ridotto e si potranno ammirare le mostre “Gio Ponti 1922 al 1967” con oltre duecento ceramiche del maestro inventore del Made in Italy e “L’arte di Simone Crespi” alla Project Room; il Museo Carlo Zauli ospiterà una mostra delle Ceramiche artistiche Bartoloni e una performance di Resmini; la Pinacoteca Comunale, Museo del Risorgimento e Palazzo Muky Matteucci effettueranno aperture straordinarie in orario serale, il Museo Guerrino Tramonti proporrà “Collezioni ceramiche da casa museo Remo Brindisi”: una selezione di opere della collezione Brindisi che testimoniano l’amicizia fra Guerrino Tramonti e Remo Brindisi. Palazzo Milzetti ospiterà una mostra curata da Gulli Arte e attiverà aperture straordinarie. Il Museo Bendandi la mostra “Un’arte verticale per Bendandi”. Infine saranno presenti anche ISIA Faenza con la mostra di fine anno degli studenti, il Liceo Torricelli Ballardini con un omaggio a Bertozzi&Casoni e il Teatro Masini sarà aperto con visite guidate durante le tre giornate della manifestazione. Non mancheranno i tanti eventi collaterali proposti su libera iniziativa dei privati che apriranno eccezionalmente i loro studi, cortili e case della città al pubblico.

ARTICOLI CORRELATI
Torna in alto