DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

4 Gennaio 2023

ARTE E SOSTENIBILITA’, PROGETTO TUTTO AL FEMMINILE

Museo Novecento e la Sala d’Arme di Palazzo Vecchio presentano WONDERFUL! fino al 12 Gennaio.

AGIPRESS – In occasione del festival Green Line, il Museo Novecento e la Sala d’Arme di Palazzo Vecchio presentano fino al 12 Gennaio WONDERFUL! un progetto nato nel 2020, volto a raccontare gli sviluppi più recenti dell’arte in Italia dando voce a una generazione di nuovi artisti, ai loro linguaggi e a loro sguardo sulla contemporaneità . “Il nuovo festival progettato per celebrare le festività natalizie riparte da Green Line, concentrandosi sull’emergenza climatica e la crisi energetica senza dimenticare il valore della meraviglia e dello stupore che sempre accompagna questo periodo tanto quanto la manifestazione di ogni vera e genuina opera d’arte” dichiara Sergio Risaliti, direttore del Museo Novecento.

“La Sala d’Arme ospita il progetto WONDERFUL! giunto alla sua terza edizione, e sempre dedicato a giovani artisti residenti in Italia. Le opere di Camilla Alberti e Anouk Chambaz dialogano perfettamente tra loro grazie alla sensibile e attenta scelta della curatrice Stefania Rispoli e assieme a una indubitabile bellezza di immagini e forme offrono alla nostra stupita percezione forti contenuti di carattere etico e sociale, centrando perfettamente l’orizzonte di senso dell’ interfestival Green Line”.

La ricerca artistica di Camilla Alberti riflette sul concetto di costruire mondi, i sui ruoli e le relazioni che ogni abitante/costruttore, umano e non umano, definisce con il suo stare al mondo. Abitare e costruire non fanno riferimento soltanto alla condivisione dello spazio, ma anche alle diverse scale temporali. Ogni oggetto, ogni progetto non è limitato alla specie che lo crea ma si perpetua oltre il tempo del costruttore. Lo spazio si trasforma, per qualcuno è una casa, per altri una rovina da abbandonare. Anouk Chambaz presenta una videoinstallazione dal titolo Le Sentinelle, undici ritratti di bambini posti alla guardia di un tesoro misterioso, immersi in un silenzio a tratti assordante. Come personaggi di frontiera i bambini sono i guardiani del nostro futuro e nella loro calma ci osservano, rivolgendo i loro volti al presente. Stanno, resistono, manifestano e urlano. È difficile rimanere indifferenti, il loro sguardo innocente diviene sovversivo, pronto a sfidare i confini definiti dagli adulti per entrare nell’ambito del magico oltre la razionalità , immaginando e pretendendo un Futuro.

Le opere esposte nelle due sedi “ tra sculture, videoinstallazioni, disegni e ricami “ tematizzano la crisi ecologica e sociale in atto, immaginando nuovi scenari a partire dal superamento dell’antropocentrismo, dall’osservazione della natura e dal dialogo tra specie diverse. L’idea è quella di far si che l’arte trasmetta, agendo da catalizzatore sociale, le problematiche di ordine ambientale e sociale, due contingenze strettamente connesse e in continuo dialogo tra loro. Esponendo, cosà¬, agli occhi del pubblico ciò che si può e si deve cambiare per il futuro del il nostro pianeta. AGIPRESS

di Laura Bacchiega

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