L’obiettivo è limitare il più possibile le partenze e le stragi in mare.
AGIPRESS – ROMA – Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti per la gestione dei flussi migratori. Le disposizioni mirano a contemperare l’esigenza di assicurare l’incolumità delle persone recuperate in mare, nel rispetto delle norme di diritto internazionale e nazionale in materia, con quella di tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica, in conformità alle previsioni della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare di Montego Bay, del 1982. “A tal fine – si legge in una nota della Presidenza del Consiglio dei Ministri – si declinano le condizioni in presenza delle quali le attività svolte da navi che effettuano interventi di recupero di persone in mare possono essere ritenute conformi alle convenzioni internazionali e alle norme nazionali in materia di diritto del mare. Inoltre, si disciplinano più compiutamente gli effetti della violazione del limite o del divieto di transito e sosta nel mare territoriale, facendo salvo il principio di salvaguardia dell’incolumità delle persone presenti a bordo, senza far venire meno l’esercizio della potestà sanzionatoria rispetto alla commissione di illeciti. Si compie una scelta a favore di un sistema sanzionatorio di natura amministrativa, in sostituzione del vigente sistema di natura penale; in tale quadro si prevedono, oltre alla sanzione pecuniaria, il fermo amministrativo della nave (contro il quale è ammesso ricorso al prefetto) e, in caso di reiterazione della condotta vietata, la confisca della stessa, preceduta dal sequestro cautelare”.
“Con il decreto varato dal Cdm sulla regolamentazione dei flussi migratori, rispondiamo alla richiesta di sicurezza e legalità dei nostri concittadini, senza abdicare al dovere di accogliere chi ne ha realmente diritto, tutelandone l’incolumità ” Cosଠin una nota il sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco che aggiunge: “Le nuove misure proposte dal ministro dell’Interno Piantedosi prevedono un impianto sanzionatorio amministrativo che obbliga le navi delle Ong impegnate nei salvataggi a rispettare le regole nazionali e le convenzioni internazionali, oltre a possedere requisiti di idoneità tecnico-nautica che sarà sottoposta al controllo del prefetto. Si tratta di un preciso impegno, uno dei primi, che il presidente Meloni aveva assunto, quello di limitare il più possibile le stragi in mare. Le regole e le sanzioni nel nuovo decreto sono previste sia per il comandante della nave sia per l’armatore, ma sarà anche più semplice per le persone tratte in salvo, purché ne abbiano i requisiti, presentare richiesta di asilo e di permesso di soggiorno. La madre di tutte le battaglie, da condurre in comune con gli altri stati europei, è limitare le partenze, per evitare che sul bisogno di molti guadagnino i trafficanti e le mafie e perché difendere i confini italiani significa difendere i confini europei” – conclude. AGIPRESS