Colori, tradizioni e luci per accogliere il nuovo anno.
AGIPRESS – Il posto dove si festeggerà per primi il 2023 è l‘isola Christmas o Kiribati, che fa parte dell’arcipelago delle Sporadi equatoriali nel Pacifico. Con i suoi 389 chilometri quadrati è il più grande tra gli atolli del mondo. In questi luoghi, i festeggiamenti inizieranno alle 11 del mattino (ora italiana) il giorno 31 dicembre. L’isola ha questa denominazione perché fu scoperta il giorno di Natale del 1777 dal capitano James Cook. Dall’altro lato, gli ultimi a dare il benvenuto al nuovo anno saranno gli abitanti dell’Arcipelago delle Samoa americane. Paese in cui vai e tradizioni che trovi. In Brasile ci si veste di bianco nella mitica spiaggia di Copacabana dove si festeggia l’arrivo dell’anno con un tuffo. In Europa, invece, si indossa un capo intimo rosso per auspicare un anno fortunato. Ed ancora, in molti paesi del Centro America il colore che porta bene è il giallo, utilizzato nei festoni e in tutte le decorazioni del veglione. E poi ci sono i numeri: in Spagna e in molti paesi del Centro America, infatti, il 12 è considerato un numero portafortuna per il Capodanno vengono preparati 12 acidi di uva, uno per ogni mese dell’anno, che vengono mangiati al countdown che precede la mezzanotte. Anche a Caracas, protagonista è il numero 12 con le campane che suonano 12 volte. Nelle Filippine porta fortuna imbandire la tavola con 12 frutti rotondi, che sono simbolo di prosperità . Tornando indietro nel tempo, a Roma, il Capodanno, che originariamente si celebrava a marzo, venne fissato il 1° gennaio nel 191 a.C. dal pontefice massimo con la lex Acilia de intercalatione, che si rifaceva alla tradizione instaurata dal secondo re di Roma, Numa Pompilio. Gennaio era dedicato a Giano, il dio bifronte che guarda indietro, alla fine dell’anno trascorso, e avanti, ovvero all’inizio del nuovo anno. AGIPRESS
di Gaia Simonetti