Una “malattia nella malattia” di cui si calcola siano affetti 33 milioni di persone in Europa.
AGIPRESS – ROMA – La malnutrizione in oncologia è una “malattia nella malattia” di cui si calcola siano affetti 33 milioni di persone in Europa con un costo sociale di circa 120 miliardi di euro. È essenziale in questo senso che la valutazione nutrizionale sia un elemento imprescindibile nell’approccio al paziente affetto da patologia oncologica, già nel corso della prima visita e che sia garantita una presa in carico ottimale del paziente, con una valutazione proattiva dello stato nutrizionale, subito dopo la prima visita oncologica o prima di iniziare il percorso di cura in modo da rendere efficace l’intervento valutativo. È questo l’obiettivo del documento di posizionamento “Supporto nutrizionale In oncologia. Per una migliore qualità di vita durante il percorso di cura”, messo a punto dalla Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI) assieme all’AIOM Working Group Nursing dell’Associazione italiana di oncologia medica (AIOM), con il supporto della stessa Associazione e di FAVO, Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia, SINPE, Società italiana di nutrizione artificiale e metabolismo, ASAND, Associazione tecnico scientifica dell’alimentazione nutrizione e dietetica, AIRO, Associazione italiana di radioterapia e oncologia clinica e SICO, Società italiana di chirurgia oncologica. Tre gli obiettivi del documento: sensibilizzare il personale sanitario a individuare i soggetti a rischio, o che presentano uno stato nutrizionale alterato, in modo da avviare precocemente la loro presa in carico; presentare una panoramica degli attuali strumenti di screening nutrizionali; sottolineare il ruolo dell’infermiere nel processo di cura nutrizionale.
“La possibilità di mettere in comune competenze, esperienze, approcci ha costituito l’occasione per sperimentare, ancora una volta, quanto il lavoro in équipe sia l’unico modo per garantire ai pazienti qualità assistenziale “ affermano gli estensori del documento-. La qualità di vita deve essere un obiettivo primario di tutte le professioni di aiuto attraverso la presa in carico dei bisogni complessi dei pazienti oncologici. La valutazione dello stato nutrizionale è fondamentale in questo senso. AIOM insieme a FNOPI e alle altre società scientifiche ha posto le basi per un percorso che ci vedrà impegnati in futuro, sempre dalla parte dei pazienti”. AGIPRESS