DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

12 Dicembre 2022

Covid, aumento di decessi, ricoveri e terapie intensive. Crollo di vaccinati

Il report settimanale della Fondazione GIMBE che fa il punto a livello nazionale.

AGIPRESS – BOLOGNA – Nella settimana dal 2 all’8 dicembre 2022, rispetto alla precedente, il monitoraggio indipendente della Fondazione GIMBE rileva una sostanziale stabilità dei nuovi casi Covid (221.324 vs 227.420) e un aumento dei decessi (686 vs 635). In crescita anche i casi attualmente positivi (523.075 vs 507.169), le persone in isolamento domiciliare (513.525 vs 498.391), i ricoveri con sintomi (9.215 vs 8.458) e le terapie intensive (335 vs 320). In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni: ¢ Decessi: 686 (+8%), di cui 15 riferiti a periodi precedenti ¢ Terapia intensiva: +15 (+4,7%) ¢ Ricoverati con sintomi: +757 (+9%) ¢ Isolamento domiciliare: +15.134 (+3%) ¢ Nuovi casi: 221.324 (-2,7%) ¢ Casi attualmente positivi: +15.906 (+3,1%).

NUOVI CASI – «Sul fronte dei nuovi casi settimanali “ dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE “ non si registrano sostanziali variazioni (-2,7%): dai 227 mila della settimana precedente si attestano a quota 221 mila, con una media mobile a 7 giorni che supera i 31 mila casi al giorno». 13 Regioni registrano un incremento dei nuovi casi (dall’1,3% della Sardegna al 25,7% della Puglia) e 8 un calo (dal -3,2% della Provincia Autonoma di Trento al -18,7% della Lombardia). In 48 Province si rileva un aumento dei nuovi casi (dal +0,1% di Pordenone e Siena al +43,3% di Matera), in 57 una diminuzione (dal -0,4% di Frosinone al -23,9% di Vercelli); stabili Terni e Vicenza. L’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti in 22 Province: Rovigo (819), Vicenza (712), Ferrara (665), Massa Carrara (658), Fermo (655), La Spezia (649), Padova (639), Ascoli Piceno (607), Forlà¬-Cesena (606), Chieti (598), Treviso (580), Teramo (568), Venezia (555), Verona (549), Pescara (548), Mantova (539), Pordenone (534), Livorno (526), Ancona (518), Ravenna (518), Latina (515) e Reggio nell’Emilia (507).

TESTING – Cala il numero dei tamponi totali (-5,2%): da 1.324.969 della settimana 25 novembre-1° dicembre a 1.256.722 della settimana 2-8 dicembre. In particolare i tamponi rapidi sono diminuiti del 4,7% (-52.551), mentre quelli molecolari del 7,3% (-15.696). La media mobile a 7 giorni del tasso di positività sale dal 13,5% al 14% per i tamponi molecolari e dal 17,8% al 18,1% per gli antigenici rapidi.

OSPEDLIZZAZIONI – «Sul fronte degli ospedali “ afferma Marco Mosti, Direttore Operativo della Fondazione GIMBE “ salgono i ricoveri sia nelle terapie intensive (+4,7%), sia in area medica (+9%)». In termini assoluti, i posti letto COVID occupati in area critica, dopo aver raggiunto il minimo di 203 il 10 novembre, sono saliti a 335 l’8 dicembre; in area medica, dopo aver raggiunto il minimo di 6.347 l’11 novembre, hanno raggiunto quota 9.215 l’8 dicembre (figura 6). All’8 dicembre il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti COVID è del 14,5% in area medica (dal 5,1% del Molise al 33,2% dell’Umbria) e del 3,4% in area critica (dallo 0% di Molise e Provincia Autonoma di Trento al 7,1% della Liguria). «Stabile rispetto alla settimana precedente il numero di ingressi giornalieri in terapia intensiva “ puntualizza Mosti “ con una media mobile a 7 giorni di 40 ingressi/die».

DECESSI – In ulteriore aumento i decessi: 686 negli ultimi 7 giorni (di cui 15 riferiti a periodi precedenti), con una media di 98 al giorno rispetto ai 91 della settimana precedente.

VACCINO – Nella settimana 2-8 dicembre continuano a calare i nuovi vaccinati: 900 rispetto ai 1.158 della settimana precedente (-22,3%). «Nell’ultima settimana il numero di nuovi vaccinati è sceso sotto le mille unità “ evidenzia Cartabellotta “ un dato cosଠbasso non si era mai registrato dall’inizio della campagna vaccinale». Di questi il 10,4% è rappresentato dalla fascia 5-11 anni: 94, con una riduzione del 55,9% rispetto alla settimana precedente. Cala tra gli over 50, più a rischio di malattia grave, il numero di nuovi vaccinati che si attesta a quota 343 (-20,4% rispetto alla settimana precedente).Terza dose: al 9 dicembre (aggiornamento ore 06.20) sono state somministrate 40.383.008 terze dosi con una media mobile a 7 giorni di 2.124 somministrazioni al giorno, in calo rispetto alle 2.753 della settimana precedente. In base alla platea ufficiale (n. 47.703.593), aggiornata al 20 maggio, il tasso di copertura nazionale per le terze dosi è dell’84,7%: dal 78,6% della Sicilia all’88,6% della Lombardia. «Considerato che la platea per la terza dose non viene aggiornata dal 20 maggio “ evidenzia Cartabellotta “ il tasso di copertura è sovrastimato in quanto non include né i circa 60 mila nuovi vaccinati dal 21 maggio né circa 2,4 milioni di persone che hanno superato i 120 giorni dal completamento del ciclo primario al netto delle persone che nel frattempo hanno contratto l’infezione». Sono 7,32 milioni le persone che non hanno ancora ricevuto la dose booster, di cui: 5,71 milioni possono riceverla subito, pari al 12% della platea (dal 7,6% del Piemonte al 19,9% della Sicilia); 1,61 milioni non possono riceverla nell’immediato in quanto guarite da meno di 120 giorni, pari al 3,4% della platea (dall’1,5% della Sicilia al 5,8% del Veneto). Quarta dose: la platea per il secondo richiamo (quarta dose) è di 19,1 milioni di persone: di queste, 12,1 milioni possono riceverlo subito, 1,7 milioni non sono eleggibili nell’immediato in quanto guarite da meno di 120 giorni e 5,3 milioni l’hanno già ricevuto. Al 9 dicembre (aggiornamento ore 06.20) sono state somministrate 5.283.262 quarte dosi, con una media mobile di 19.225 somministrazioni al giorno, in calo rispetto alle 25.171 della scorsa settimana (-23,6%). In base alla platea ufficiale (n. 19.119.772 di cui 13.060.462 over 60, 3.990.080 fragili e immunocompromessi, 1.748.256 di personale sanitario e 320.974 di ospiti delle RSA che non ricadono nelle categorie precedenti), aggiornata al 17 settembre, il tasso di copertura nazionale per le quarte dosi è del 27,6% con nette differenze regionali: dal 12,4% della Calabria al 41,3% del Piemonte. Per la quinta dose non è ancora disponibile nessun dato ufficiale sulle somministrazioni. AGIPRESS

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