DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

4 Settembre 2022

Arrivano i Giochi nazionali della Gentilezza dal 22 settembre in diverse città italiane

Un’idea semplice nata da Gaia Simonetti, giornalista fiorentina e ambasciatrice di Gentilezza, che ha dato vita a un vero e proprio alfabeto della gentilezza.

AGIPRESS – FIRENZE – Ci sono parole che fanno bene. Sono belle. Crescono ogni giorno e si posizionano sul foglio, prendendo vita anche con i colori con cui le scrivono i bambini. Ad oggi, sono 25mila e stanno per diffondersi in tutta Italia. Sono quelle che i bambini hanno inviato in 300 giorni alla mail abc@costruiamogentilezza.org. Sono dedicate agli adulti e le hanno consegnate nei pomeriggi nelle scuole durante la pratica di gentilezza. Questo mondo si chiama alfabeto della gentilezza, un’idea semplice nata da Gaia Simonetti, giornalista fiorentina e ambasciatrice di Gentilezza. “Il progetto supportato dalla squadra di Costruiamo Gentilezza – spiega Gaia Simonetti – a piccoli passi ha raggiunto tante città italiane, oltrepassando anche i confini nazionali. Ad ogni lettera si associa una parola che sa di gentilezza e che la alimenta. Si scrive in tutte le lingue del mondo e la parola più frequente usata dai bambino è Pace”.

L’ alfabeto della gentilezza, declinato anche allo sport e all’ambiente, sarà protagonista dei Giochi nazionali della Gentilezza, promossi dall’Associazione Cor et Amor guidata da Luca Nardi, nell’ambito del progetto nazionale Costruiamo Gentilezza che prenderanno il via da Firenze e in tutta Italia dal 22 settembre. È una tappa di un percorso che vede impegnati ogni giorno gli oltre 1900 donne e uomini, costruttori di gentilezza. Lo scorso anno 10mila bambini e 5mila nonni si “sfidarono” nei Giochi. “Per essere gentili ci vuole coraggio. Ed io voglio esserlo” – ha scritto un bambino, accompagnando il suo alfabeto della gentilezza. Ripartire dai bambini e dalla loro semplicità nel riportare la gentilezza nella vita come una goccia, che unita ad altre, può contribuire a costruire un mondo più gentile. AGIPRESS

ARTICOLI CORRELATI
Torna in alto