Presentato il progetto del Centro internazionale per le arti dello spettacolo che troverà ˜casa’ nella Galleria Rinaldo Carnielo. Ospiterà anche i diecimila volumi della sua biblioteca
AGIPRESS “ FIRENZE “ Presentato stamani a Palazzo Vecchio il progetto del Centro internazionale per le arti dello spettacolo di Franco Zeffirelli, che troverà ˜casa’ nella Galleria Rinaldo Carnielo. Nell’occasione il sindaco Matteo Renzi ha sorpreso tutti consegnando al Maestro il fiorino d’oro, del quale era stato insignito lo scorso anno ma che non aveva mai potuto ritirare.
La galleria Carnielo, uno dei rari esempi di arte secessionista a Firenze, si trova in piazza Savonarola. Carnielo è stato uno degli scultori più noti in Italia e all’estero attivi nella metà dell’Ottocento. Il Centro di Zeffirelli, il cui progetto è stato curato dalla senatrice Rosa Maria Di Giorgi, ex assessore del Comune di Firenze, sarà dedicato alle arti dello spettacolo e ospiterà il suo sterminato archivio (bozzetti per le scene, lettere, contratti, appunti, disegni preparatori, soggetti cinematografici, figurini per i costumi, fotografie, ritagli stampa, cassette audio e video degli spettacoli) raccolto nella lunga carriera come regista, scenografo, costumista e scrittore. Il Centro ospiterà anche la biblioteca del maestro, 10 mila volumi prevalentemente riferiti alle arti figurative, e fungerà da luogo di formazione e didattica, con corsi che spazieranno dalla scenografia al canto, dalla regia alla fotografia, dal costume alla recitazione, dalla sceneggiatura all’arredamento. Coinvolto anche il teatro della Pergola, che ospiterà stage e laboratori di formazione e che collaborerà con la Fondazione Zeffirelli per la buona riuscita del progetto.
“A Zeffirelli – ha dichiarato il sindaco Matteo Renzi – diamo il bentornato a casa sua e siamo felici che un progetto lungamente inseguito e fortemente voluto stia per diventare realtà , grazie alla tenacia del maestro e al cuore e alla passione della senatrice Di Giorgi. Questo centro – ha aggiunto il sindaco- è anche un bel segnale per le istituzioni fiorentine sul territorio perché indica che scommettere sulla cultura si può e si deve”.
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