DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

8 Luglio 2014

SALDI ESTATE 2014 – Un decalogo per i consumatori

Confconsumatori segnala alcuni suggerimenti che possono evitare qualche delusione

AGIPRESS – FIRENZE – Arrivati i Saldi della stagione estiva 2014, nonostante la crisi economica e le manovre governative che nel corso del tempo hanno svuotato i portafogli delle famiglie e represso i consumi. Confconsumatori segnala alcuni suggerimenti che possono evitare qualche delusione:

IL DECALOGO:

  1. Comprate possibilmente in negozi abituali, sarà più facile accertarsi della convenienza, peraltro nelle città in cui i saldi non sono ancora avviati è opportuno fare un giro nel negozio prima dell’avvio della stagione onde verificare il prezzo del bene che interessa.
  2. Conservare lo scontrino perché il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se vi sono cartelli con dicitura che i capi in svendita non si possono cambiare.
  3. E’ obbligatorio esporre nel talloncino il prezzo pieno, la percentuale di sconto ed il prezzo scontato.
  4. Confrontate, anche durante i saldi, i prezzi dei vari esercizi.
  5. Verificate che l’etichetta del capo d’abbigliamento contenga la composizione e le istruzioni per la pulizia.
  6. La merce a saldo deve essere tenuta fisicamente separata da quella a prezzo pieno.
  7. Il consumatore ha diritto di provare i capi, esclusa la biancheria intima.
  8. Attenzione ai saldi superiori al 50% potrebbero nascondere fregature, come ad esempio merce dell’anno passato, il che potrebbe essere ugualmente un buon affare purchè il negozianti informi il cliente.
  9. Attenzione poi, non farsi ingannare da false informazioni, la garanzia per vizi e difetti è di due anni secondo il decreto legislativo 24/2002.

Confcosumatori raccomanda di segnalare le anomalie al comando dei Vigili Urbani e ad un’associazione di consumatori e ricorda inoltre che gli esercenti non possono rifiutare, per legge (ormai da alcuni giorni) pagamenti a mezzo pos e carte di credito, per acquisti superiori ai 30,00 euro. Qualora si verificasse questo spiacevole rifiuto l’esercente sarebbe da considerarsi in mora per aver rifiutato una valida offerta di pagamento. Per eventuali problematiche gli interessati possono rivolgersi agli sportelli della Confconsumatori in Toscana. I recapiti possono essere rinvenuti sul sito internet www.confconsumatoritoscana.it

Agipress

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