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4 Giugno 2021

Investimenti immobiliari in Italia, dove e perché conviene


AGIPRESS – MILANO – Un potenziale turistico enorme, 55 siti Unesco e vantaggi interessanti in tema di fiscalità (fino a un tetto massimo del 90%) per gli investitori immobiliari. Gli immobili in Italia incontrano i gusti di diverse tipologie di investitori stranieri, siano essi interessati per il piacere di gustare alla “dolce vita” o semplicemente per i numeri e guadagnare con l’immobiliare. Parlando in Italia si pensa prima al piacere di gustare “l’art de vivre”. C’è chi ama le ville storiche, chi ha una passione per gli iconici trulli in Puglia, chi è invece attratto dalle ville colline e vigneti in Toscana, gli chalet della montagna o il mare della Sardegna. C’è poi ancora chi preferisce un “pied-à -terre” à Roma, Firenze o in una città come Milano, esplosa negli ultimi anni e che offre grandi opportunità . Secondo Fabiano Testa, CEO di International Home, ed esperto di investimenti immobiliari da e per l’estero per un investitore straniero investire in Italia, e in particolare in una città come Milano, potrebbe rivelarsi particolarmente vantaggioso. Milano, infatti, è una città che attira sempre di più per la sua ritrovata vivacità , la qualità della vita, i progetti già in corso da qui al 2030 che la trasformeranno ancora di più in una metropoli internazionale. L’area metropolitana di Milano attira già circa un terzo degli investimenti esteri in Italia ed è sempre più annoverata nelle classifiche mondiali: era già nella top 10 delle città europee più attrattive (dati Pwc). La crescita della città lombarda è sottolineata infatti dai turisti che ogni anno la visitano. Prima del lockdown, nel 2019, si è piazzata al 16esimo posto nelle più visitate nel mondo, con 9 milioni di turisti, secondo una classifica pubblicata da Business Insider. Per chi si lascia meno influenzare dal piacere, ma cerca più numeri e risultati, c’è il tema della fiscalità favorevole per gli investitori: per esempio, sono sufficienti 5 anni di detenzione di un immobile per azzerare la plusvalenza, rispetto ai 10 necessari in Germania e ai 22/30 anni in Francia. Da non dimenticare poi il tema delle riduzioni fiscali (fino al 90%) a tasso zero o limitate, per chi dall’estero decide di trasferire la propria residenza fiscale nel nostro Paese, che attirano sempre più expats dalla Francia e da altre nazioni europee. Per quanto riguarda le rendite, il mattone italiano nel 2020 ha interessato diverse città , ma in particolare Milano (+6,8%) con un’impennata negli ultimi anni che neanche il Covid ha interrotto. La città ha mostrato di essere resiliente anche in fase di lockdown, con le compravendite che nei mesi più duri della pandemia, hanno subito un calo contenuto, con solo un -4% sull’anno precedente, con circa 5570 transazioni. Tutto questo in pieno lockdown, nella regione che è stata la prima e la più duramente colpita d’Europa. Il prezzo medio oggi di immobili residenziali è in media di 4.783 euro al metro quadro (dati aprile 2021 Immobiliare.it). Una crescita del 3,87% rispetto ad aprile 2020, dove il prezzo si attestava sui 4.605 €/m².

Ci sono zone di grande attrattività , come i Navigli, il nuovo quartiere di City-life o il quartiere di Porta Nuova-Isola, con iconici immobili come il Bosco Verticale. O ancora il nuovo scalo di Porta Romana che conferma un cocktail di architettura storica e moderna che raramente si vede in altre città europee. Un altro trend interessante, tendenza di questo periodo anche altrove, è la crescita di richiesta sul mercato di immobili con verande e giardini, magari anche più distanti dal centro. Questo genere di immobili ha visto schizzare il suo valore negli ultimi mesi, specie in tempi di Pandemia e di reclusione forzata in casa. Un cambiamento che si è verificato non solo nelle grandi città a vocazione internazionale, ma anche nei centri più piccoli e “periferici”.

AGIPRESS

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