Il Premier saluta i rappresentanti di circa 1000 aziende italiane in Cina e operatori cinesi raccolti nell’unico padiglione internazionale ancora aperto a quattro anni dall’Expo di Shangai
AGIPRESS – FIRENZE – Il Premier Matteo Renzi invoca la favola di Pinocchio con la sua statua simbolo di italianità , per spingere gli imprenditori italiani a Shanghai, ad avere coraggio e a impegnarsi per cambiare. “L’Expo 2015 di Milano deve essere occasione per raccontare se stessi, un Paese migliore di come spesso lo vediamo”. Questo il saluto di Renzi nel suo saluto ai rappresentanti di circa 1000 aziende italiane in Cina e operatori cinesi raccolti nell’unico padiglione internazionale ancora aperto a quattro anni dall’Expo di Shangai. Guardandosi intorno nel padiglione italiano Renzi ha poi aggiunto: “Quando nel 2010 sono venuto qui da sindaco di Firenze c’erano migliaia di persone, c’era allora e c’è adesso la riproduzione della cupola del Brunelleschi prova del coraggio e della caparbietà dell’artista e architetto contro il parere di tutti, la Ferrari che aveva vinto il gran premio di Cina, gli oggetti di design e un’orchestra intera appesa sul soffitto, la Scala o forse il Maggio musicale e poi c’era una statua di Pinocchio che ora non vedo, non so dove sia finita, forse vuol dire che gli italiani hanno smesso di dire bugie o la balena li ha inghiottiti, ma invece credo che il Pinocchio l’abbiamo dentro di noi, se crediamo in noi stessi e ci mettiamo in gioco tutto può cambiare”.
Le parole del premier Renzi hanno attirato l’attenzione di Oreste Giurlani Sindaco del Comune di Pescia, dove ha sede Collodi, la “casa” di Pinocchio. “Pinocchio sta a cuore a tutti, dai più piccoli ai più grandi “ ha detto Giurlani “ e quella del Presidente del Consiglio Renzi non è solo una metafora ma è anche un richiamo all’attenzione verso una delle eccellenze italiane nel mondo che necessità di essere rilanciata e promossa. Presto “ aggiunge Giurlani – un progetto per ‘Collodi città di Pinocchio‘ insieme a ‘Pescia città dell’Infanzia‘ cosଠcome suggerito dal Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi in una delle sue recenti visite a Pescia”.
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