DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

17 Marzo 2021

Petrolio, non ce ne libereremo facilmente. L’analisi.

Il punto di vista dell’analista Mirko Giordani.

(AGIPRESS) – E’ di questi giorni la notizia che Warren Buffett, CEO di Berkshire Hathaway, chiamato anche “l’oracolo di Omaha”, abbia in portafoglio anche le azioni di una super oil major americana, la Chevron. Sul tema è intervenuto l’analista Mirko Giordani, fondatore e CEO di Prelia, società che si occupa di rischio politico ed intelligence strategica. “Lasciando per un attimo da parte le valutazioni finanziarie dell’operazione – spiega l’analista – il fatto che un big della finanza come Buffett abbia investito cosଠtanto in una compagnia petrolifera è un messaggio non solo economico, ma anche e soprattutto politico, e suona un po’ cosà¬: non ci libereremo facilmente dei carbon fossili. Warren Buffett non fa speculazione, ma investe, cerca valore e lo cerca nel lungo termine. Non compra e vende un’azione pensando ai rendimenti giornalieri, ma ai rendimenti da qui ai prossimi 10-20-30 anni. Secondo Buffett, quindi, l’industria degli idrocarburi continuerà ad esserci e a portare ricchezza agli azionisti. Qualcuno di voi potrebbe obiettare che in questo momento le grandi oil majors stanno smantellando le loro operazioni più inquinanti in favore di investimenti sostenibili. Vero, ma questo succede maggiormente in Europa, sicuramente non in America. Le big oil majors americane, e tra queste troviamo Chevron e ExxonMobil, stanno decisamente puntando su investimenti in petrolio e gas naturale. Il ragionamento che fa Mike Wirth, il CEO di Chevron, è semplice: sebbene la pandemia da COVID abbia fatto crollare la domanda mondiale, quando la tempesta passerà il mondo sarà sempre affamato di energia e la fonte più sicura saranno ancora i carbon fossili. Inoltre, dato che la popolazione da qui al 2040 aumenterà ulteriormente, ci sarà ancor più domanda di energia a basso costo. British Petroleum si trova dall’altro lato della barricata, poichè sta diminuendo la sua esposizione verso i carbon fossili e sta aumentando quella verso le fonti rinnovabili. Siccome il mercato ha sempre ragione, vedremo tra qualche anno se la decisione di Buffett sia stata saggia e quali vincitori e quali vinti avrà lasciato per strada la lotta ai cambiamenti climatici” – conclude Giordani nella sua analisi. AGIPRESS

ARTICOLI CORRELATI
Torna in alto