DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

2 Dicembre 2020

Toscana, interventi per potenziare il servizio di assistenza domiciliare di anziani e disabili

A favore delle persone con particolari fragilità che, per aver contratto o essere state esposti al virus, si trovino a essere sole, senza la badante, o ospitate presso alberghi sanitari.

(AGIPRESS) – FIRENZE – Disabili, anziani soli e malati o non autosufficienti sono i soggetti più fragili che accusano pesantemente l’isolamento, per aver contratto il Coronavirus, o la quarantena per esservi stato esposto. Per sostenere un’assistenza domiciliare tempestiva, capace di adattarsi rapidamente alla situazione, la giunta regionale toscana, su proposta dell‘assessore regionale alle politiche sociali Serena Spinelli, ha approvato un provvedimento che prevede il potenziamento del servizio di assistenza domiciliare. “In questi mesi “ spiega l’assessora Serena Spinelli – è diventato ancora più importante garantire il supporto a livello domiciliare alle persone fragili o con ridotta capacità di autosufficienza, in particolare se queste vivono sole, che devono poter ricevere assistenza e cura restando nel proprio ambiente. Le attività di assistenza sociale e sanitaria a domicilio consentono di farlo e anche di monitorare costantemente le molteplici situazioni. Con queste risorse vogliamo dare la possibilità ai territori di potenziare queste attività , a fronte dei maggiori e diversi bisogni legati allo scenario emergenziale”. Grazie ai 2 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione alle Società della salute saranno rafforzate le attività di assistenza domiciliare rivolte alle persone disabili o anziane con particolari fragilità che, per aver contratto o essere state esposti al virus, si trovino a essere sole, senza la badante, o che, per lo stesso motivo sono ospitate presso alberghi sanitari. Le prestazioni assistenziali e socio-sanitarie previste sono quelle relative all’assistenza di base (cura e igiene della persona, e dell’ambiente aiuto nella somministrazione dei pasti, aiuti per la deambulazione) ma con la disponibilità a affrontare tutte le necessità primarie della persona già fragile che, con l’isolamento, vive una difficoltà ulteriore. AGIPRESS

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