Il dissenso dalla posizione di Giani: “Non abbiamo timore di essere scavalcati da nuovi e vecchi populismi”.
AGIPRESS – FIRENZE – Si accende il dibattito sul referendum costituzionale del 20-21 settembre 2020 in concomitanza con le elezioni regionali, ed emergono le divergenze di posizione e veduta. Il Coordinamento regionale toscano di Più Europa che sosterrà il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Toscana Eugenio Giani, nelle liste comuni con Italia Viva, alle prossime elezioni regionali, non nasconde il dissenso sulle intenzioni dello stesso Giani di votare “sଔ al taglio dei parlamentari nel prossimo referendum costituzionale. “Giani – spiega una nota di Più Europa Toscana – dice di osservare, dall’alto del suo scranno di presidente del consiglio regionale, che il numero eccessivo di consiglieri quando si va a contribuire alle leggi con emendamenti e il lavoro delle commissioni, ne rallenta l’iter, essendo convinto che se il Parlamento è di minore dimensione ne aumenta anche la qualità . Siamo d’accordo con il presidente Giani sul fatto che qualità e quantità non risultano strettamente collegate ma, vorremmo aggiungere, in nessun caso: diminuire il numero dei rappresentanti, in qualsiasi consesso istituzionale, non significa automaticamente aumentarne la qualità . Al contrario di Giani – continua la nota – noi crediamo che la pessima riforma costituzionale sia un vero attacco alla rappresentanza e, quindi alla democrazia perché costruita attorno a un disegno liquidatorio ed eversivo da parte di chi la democrazia vuole annientarla, e accettata per convenienza e per timore di essere scavalcati, ora a sinistra ora a destra, da chi dice di volerla proteggere. Se Giani fa parte di quest’ultimi ci spiace molto ma, come dire, non è un nostro problema. Noi di Più Europa siamo convintamente contrari a quella riforma e per questo voteremo “NO”. Senza timore di essere scavalcati da nessun nuovo e vecchio populismo ” – conclude il coordinamento regionale toscano di Più Europa.
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