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22 Luglio 2020

DEPOSITATA UFFICIALMENTE L’INTERROGAZIONE DEL SENATORE BINETTI SULLA FISCALITA’ DEL TABACCO RISCALDATO


AGIPRESS – E’ stata ufficialmente depositata l’interrogazione presentata dal senatore di Forza Italia Paola Binetti relativamente alla tassazione del tabacco riscaldato. Nel testo il senatore chiede “quali siano le motivazioni politiche e tecniche in base alle quali il Ministero dell’economia e delle finanze riconosce tuttora una tassazione ridotta sui prodotti del tabacco riscaldato, attesa l’assenza di evidenze scientifiche circa il loro minor impatto sulla salute, la presenza di una valutazione ufficiale in senso opposto da parte dell’Istituto superiore di sanità e la recente pronuncia (nella medesima direzione dell’ISS) da parte della Food and drug administration statunitense”. Infatti, oggi in Italia, i prodotti a tabacco riscaldato godono di una fiscalità agevolata pari al 75% in meno rispetto alle sigarette tradizionali, nonostante non ci siano documenti ufficiali e definitivi sul reale rischio ridotto.

L’interrogazione arriva dopo la decisione delle Food and drug administration statunitense che, dopo anni di studi approfonditi in merito a tutte le ricerche ed informazioni scientifiche sottoposte dalla multinazionale del tabacco Philip Morris international (PMI), ha raggiunto conclusioni estremamente rilevanti in merito ai prodotti a tabacco riscaldato, autorizzando la commercializzazione del sistema IQOS di Philip Morris come prodotto del tabacco a “rischio modificato” e di essere commercializzato con la dicitura di prodotto “ad esposizione modificata”.

Ma, nonostante questo, negli Stati Uniti la fiscalità dei prodotti a tabacco riscaldato è equivalente a quella delle sigarette tradizionali, cosa che non avviene in Italia, producendo gravi perdite per le casse dello Stato. E’ stato infatti calcolato che lo sconto fiscale determina una perdita netta per l’erario stimabile in 1,2 miliardi di euro nel triennio 2020-2022, ipotizzando un livello di tassazione del tabacco riscaldato all’80 per cento rispetto alle sigarette tradizionali. Ed è da questo mancato introito che deriva l’interrogazione del Senatore Binetti.

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