AGIPRESS – FIRENZE – Un sistema solido, che conferma i numeri positivi dell’anno precedente, migliorando raccolta diretta e numero di soci. Il tutto senza mai venir meno allo spirito mutualistico tipico delle BCC, che anche nella fase di emergenza Covid-19 hanno messo in campo misure straordinarie per aiutare famiglie e imprese in difficoltà . È questo il quadro che emerge dal bilancio 2019 della Federazione Toscana Banche di Credito Cooperativo, l’organismo associativo delle attuali 15 BCC della regione, alle quali fornisce servizi di rappresentanza, assistenza, consulenza tecnica e formazione. I numeri dell’aggregato delle banche che al 31 dicembre 2019 facevano parte della Federazione provano come il modello del credito cooperativo costituisca oggi la terza realtà del sistema bancario toscano, grazie soprattutto al costante rapporto con le comunità locali.
I dati contenuti nel documento illustrato nel corso dell’Assemblea della Federazione, svoltasi alla Certosa di Firenze, evidenziano un risultato di esercizio confermato a 21 milioni di euro, rispetto a quello che aveva caratterizzato l’esercizio precedente, mentre a migliorare sono la raccolta diretta (+2,77%), che arriva a 13,04 miliardi di euro, ed il numero dei soci, oggi oltre 140mila. Sul fronte patrimoniale si segnala che gli indici delle BCC associate appaiono di tutta tranquillità . Il TIER 1 medio si attesta a quasi il 15%, mentre il Total Capital Ratio è vicino al 15,5%. Gli impieghi alla clientela hanno raggiunto, nel 2019, i 10,55 miliardi di euro (-2,80%), mentre la quota di mercato della raccolta diretta in Toscana si attesta al 10%, contro il 9,9% dello scorso anno.
“I numeri contenuti nel bilancio dimostrano che il modello del credito cooperativo continua ad essere molto apprezzato da famiglie e imprese “ commenta il presidente della Federazione Toscana BCC, Matteo Spanò. “ Questo perché le singole banche non hanno mai smesso di fornire servizi e supportare le comunità di riferimento, anche durante momenti particolarmente difficili, come quelli che abbiamo vissuto nei mesi scorsi. Inoltre, nel corso del 2019, sono state sviluppate iniziative tese a rafforzare sul territorio l’idea di una cooperazione “operante nel concreto”, tramite, ad esempio, progetti di welfare di comunità come “Una Banca, Una Mutua”, che ha raccolto molto interesse anche nelle altre regioni, con le quali collaboriamo abitualmente. Per il futuro l’auspicio è che le BCC possano costituire quel presidio di socialità e vicinanza che da 130 anni le vede coraggiosamente protagoniste sulla scena economica del Paese”.
Tra i presenti all’Assemblea, oltre al presidente Spanò e al Direttore, Roberto Frosini, anche il presidente di Federcasse, Augusto Dell’Erba, il Direttore di Federcasse, Sergio Gatti, il presidente di Iccrea, Giuseppe Maino, insieme al Direttore Generale, Mauro Pastore e Alessandro Azzi, presidente della Federazione Lombarda BCC.
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