Le decisioni prese dalla Regione Toscana per le persone con disabilità .
AGIPRESS – FIRENZE – A a partire dal 18 maggio riapriranno i centri diurni per persone con disabilità in Toscana. Per il progressivo riavvio delle attività di queste strutture semiresidenziali, temporaneamente sospese a causa del Coronavirus, la Regione Toscana ha definito un apposito protocollo operativo sulla gestione in sicurezza dell’intero percorso di riapertura, e stanziato un contributo economico da 3 milioni di euro. Il documento è stato approvato dalla Giunta nella seduta di ieri pomeriggio, su proposta dell’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi. “Il protocollo prevede una serie di disposizioni da rispettare per la prevenzione dal contagio e la tutela della salute degli utenti e degli operatori, nella fase di ripresa delle attività sociali e socio-sanitarie – spiega Saccardi -. Intendiamo assicurare la massima sicurezza degli ospiti e degli operatori, supportando i gestori dei centri diurni anche economicamente. I tre milioni di euro, che mettiamo a disposizione delle Zone distretto e Società della Salute dei territori di competenza delle tre Asl toscane, serviranno a riorganizzare, a riqualificare o a riprogrammare l’utilizzo del personale là dove fosse necessario per garantire una graduale, efficace e soprattutto sicura, ripresa delle attività . Prevediamo la riapertura di queste strutture a partire dal 18 maggio e comunque entro il primo giugno, appena i gestori avranno messo in atto tutte le azioni e le indicazioni contenute nel documento”.
PROTOCOLLO – Il protocollo definisce oltre alla tempistica, relativa alla riapertura delle attività , anche la frequenza dei centri da parte degli utenti, le modalità di trasporto, l’ingresso degli ospiti e la permanenza di operatori e utenti nella struttura, gli screening sierologici, la formazione del personale, la comunicazione e l’assistenza per il coinvolgimento delle famiglie, che avessero necessità di confronto e supporto.
INFORMAZIONI E PERCORSI SANITARI – Tra le azioni in ambito di disabilità nel periodo di emergenza Covid-19, la Regione istituisce un numero verde per rispondere alle richieste degli utenti in merito alle ordinanze nazionali e regionali, o atti utili. E in più l’istituzione di una figura di coordinamento regionale, il Nurse Coach, per indirizzare le persone con disabilità ai percorsi sanitari più adeguati. È il seguito delle “Indicazioni per la gestione dei percorsi sanitari rivolti alle persone con disabilità relative al periodo di emergenza sanitaria Covid-19”, approvate nei giorni scorsi con la delibera di giunta n.510. L’obiettivo è garantire alle persone con bisogni speciali, sia la giusta informazione sulle novità messe in campo in questo ambito, sia l’accesso ai percorsi sanitari, favorendo il mantenimento e la salvaguardia della salute fisica e mentale, e ridurre al contempo il rischio di infezione da Covid-19.
NUMERO VERDE E NURSE COACH – E’ a disposizione il numero verde 800 556060, che già fornisce informazioni sul PASS (Percorsi Assistenziali per i Soggetti con bisogni Speciali), attivo dal lunedଠal venerdଠdalle 9 alle 18. Gli operatori rispondono alle richieste di informazioni in ambito di disabilità nel periodo dell’emergenza Covid-19. E, se risulta necessario un orientamento nell’ambito dei percorsi sanitari per le persone con disabilità , attivano la figura del Nurse Coach con ruolo di coordinamento regionale. Questa figura, attraverso un consulto telefonico, è in grado di rispondere e indirizzare l’utente sui percorsi sanitari, può dare consigli specifici e favorisce un follow up a distanza. Il Nurse Coach può attivare, se necessario e sulla base di eventuali pregressi percorsi, gli ospedali dove sono presenti i facilitatori del percorso PASS per garantire un follow up mirato a distanza.
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