DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

10 Marzo 2020

SECONDO L’OMS LE SIGARETTE A TABACCO RISCALDATO DANNOSE AL PARI DI QUELLE TRADIZIONALI

Un nuovo documento dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ribalta quanto sostenuto fino ad ora relativamente alla dannosità dei prodotti a tabacco riscaldato

Dall’OMS arriva la notizia ufficiale che potrebbe cambiare la percezione globale legata al mondo dei dispositivi a tabacco riscaldato. Secondo l’Organizzazione Mondale della Sanità , infatti, in una nota ufficiale diffusa pochi giorni fa, i dispositivi che si basano sul principio del riscaldamento del tabacco sarebbero dannosi quanto le sigarette normali. Un documento assolutamente rivoluzionario che ribalta quanto sostenuto, fino ad oggi, da alcuni studi che sostenevano che questi dispositivi avessero un potenziale rischio ridotto pari al 95% in meno rispetto alle sigarette tradizionali. Da quanto afferma lo studio “attualmente non vi sono prove sufficienti per dimostrare che i prodotti a tabacco riscaldato siano meno dannosi delle sigarette”. Gli HTP (Heat-not-burn tobacco products) contengono infatti “sostanze chimiche che non si trovano nel fumo di sigaretta e che possono avere effetti sulla salute”, inoltre “più di 20 sostanze nocive o potenzialmente dannose sono presenti in misura più elevata negli HTP rispetto al fumo” e “alcune delle sostanze tossiche presenti in questi prodotti sono cancerogene”. Oltre al tema, centrale, della salute, questo nuovo punto di vista apre una ineluttabile riflessione sulla questione della fiscalità legata ai prodotti a tabacco riscaldato. In Italia, infatti, gli HTP godono di una fiscalità privilegiata pari al 75% in meno rispetto alle sigarette tradizionali che, alla luce di quanto documentato dall’OMS, andrà sicuramente ridiscussa, equiparandoli alle classiche “bionde”.

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