DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

26 Giugno 2019

Incontinenza: al via la prima campagna istituzionale di comunicazione di FAIS “#INCONTriamoci”

Un problema che in Italia interessa 6 milioni di persone. Alla presentazione anche il Ministro della Salute Giulia Grillo.

AGIPRESS – ROMA – Sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dell‘incontinenza che in Italia interessa, in vario modo, circa sei milioni di persone. Con questo obiettivo FAIS onlus – Federazione delle Associazioni Incontinenti e Stomizzati lancia, da Roma, #INCONTriamoci la prima campagna sociale nazionale in occasione della Giornata Nazionale per la Prevenzione e la Cura dell’Incontinenza e della World Continence Week. Alla presentazione ha preso parte anche il Ministro della Salute Giulia Grillo, che ha dato il proprio sostegno e la sua disponibilità a rilanciare l’iniziativa nel sito del Ministero. All’evento erano presenti, con i rappresentanti di Istituzioni, Società Scientifiche mediche ed infermieristiche, il Sen. Pierpaolo Sileri – Presidente Commissione Igiene e Sanità – Senato della Repubblica, Pier Raffaele Spena – Presidente FAIS onlus, Tonino Aceti – Portavoce FNOPI, Giulio Aniello Santoro – ULSS2 Marca Trevigiana, Attilio Reginato – Delegato FAIS alle politiche su incontinenza e stomia. Ha moderato l’incontro Roberto Aloesio, Responsabile Scientifico FAIS onlus.

“Abbiamo per la prima volta lanciato una campagna di sensibilizzazione sull’incontinenza chiamata #INCONTriamoci, volta a mettere in risalto una questione che riguarda quasi sei milioni di persone in Italia – ha dichiarato il presidente FAIS Pier Raffaele Spena -. L’iniziativa fa parte di un progetto molto più ampio che proseguirà con il lancio a settembre di una piattaforma web dove saranno raccolte le esperienze delle persone incontinenti e stomizzate, e culminerà a novembre con una giornata di incontri dove ci confronteremo con tutte le parti che trattano di incontinenza. Questi sono tutti appuntamenti che aprono la strada ad una serie di attività che svolgeremo su territorio nazionale nel 2020, compreso il Congresso europeo di aprile, ospitato dal nostro Paese”.

IN ITALIA si stima ci siano più di cinque milioni di persone interessate dall’incontinenza urinaria e più di un milione da quella fecale. Chi soffre di incontinenza tende a nascondere il problema e spesso si cura poco e male. L’incontinenza ha un forte impatto sulla qualità della vita di chi ne soffre, con implicazioni psicologiche e fisiche, superiori anche a quelle di altre patologie. Senza contare anche le problematiche sociali dove il ruolo del caregiver è spesso fondamentale nella gestione della malattia/condizione. Si tratta di una patologia multifattoriale che richiede un approccio multi-specialistico con il coinvolgimento di più figure professionali, dall’urologo, che gioca un ruolo centrale e di primaria importanza, al ginecologo, al fisiatra, all’infermiere e al fisioterapista che devono collaborare per la corretta definizione diagnostica e terapeutica. La terapia può prevedere diversi trattamenti: farmacologici, riabilitativi o chirurgici. Nonostante siano disponibili linee guida internazionali per la diagnosi e cura dell˜incontinenza, attualmente il problema risulta scarsamente affrontato e trattato. Infatti, a causa della mancata definizione di Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali (PDTA) dedicati all˜incontinenza, della diffusa asimmetria informativa e della condizione di fragilità , fisica e psicologica in cui versa la popolazione di riferimento, si registra una risposta poco efficace tramite il sistema sanitario ai bisogni espressi dai pazienti incontinenti. Dal punto di vista dell’informazione e della comunicazione in Italia è stato fatto troppo poco: ad oggi, infatti, non esiste una campagna di sensibilizzazione a livello nazionale e l’informazione spesso non supera gli studi medici o gli ospedali. In questo contesto le persone tendono ad affidarsi al web, con tutti i limiti ed i pericoli che ne conseguono. È necessario quindi immaginare un nuovo approccio al problema seguendo più percorsi, questo per iniziare a creare una coscienza collettiva sul tema, anche per stimolare iniziative legislative per andare incontro alle effettive esigenze delle persone incontinenti.

Agipress

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