Se ne è parlato a Torino al congresso internazionale della Sido, la Società Italiana di Ortodonzia
AGIPRESS – TORINO – Cattiva masticazione, carie, malattie dell’apparato di sostegno, abrasioni dentali, disfunzioni dell’articolazione mandibolare, accompagnate da mal di testa cronico, fino a dolori alla faccia e al collo. Sono alcune tra le principali patologie associate ai problemi ortodontici, che in Italia affliggono circa il 70 per cento della popolazione. Una serie di disturbi che, nella maggior parte dei casi, potrebbero essere evitati se si intervienisse precocemente. Per questo diventa importante favorire la diagnosi precoce delle patologie orali, suggerendo controlli periodici dallo specialista fin dalla tenera età .
CONGRESSO INTERNAZIONALE – Dell’argomento se ne discute alla 45^ edizione del congresso internazionale della SIDO (Società Italiana di Ortodonzia), in corso fino a domani al Centro Congressi Lingotto di Torino. Focus delle due giornate di lavoro è appunto l’ortodonzia intercettiva, che si occupa di prevenire e correggere, in età infantile, eventuali malocclusioni o altre problematiche della bocca, allo scopo di evitare l’aggravamento della patologia e, in molti casi, un futuro intervento chirurgico. Se il problema è genetico, intervenendo precocemente si ha la possibilità di ridurre gli effetti negativi in futuro, quando l’individuo crescerà . Se invece il difetto non dipende da un fattore genetico, ma da cause contingenti, sarà possibile eliminare completamente il problema. La patologia ortodontica, infatti, è tipicamente evolutiva e assume nel tempo caratteristiche sempre più complesse.
PREVENZIONE – Curando precocemente un bambino si evita quindi una malocclusione stabilizzata più grave e più difficile poi da trattare, senza il ricorso ad un intervento chirurgico a fine crescita. “È importante che ogni genitore porti il figlio da una specialista già quando ha pochi anni. – commenta il presidente della SIDO, Claudio Lanteri – Non fare prevenzione, significa aumentare la probabilità , in futuro, di sviluppare patologie molto serie che richiederanno un intervento. Questo comporta sia una maggior sofferenza per il paziente, che un maggior costo da affrontare”. L’ortodonzia intercettiva ha poi un altro aspetto importante, che è quello di prevenire le abitudini del bambino, quale l’uso prolungato del succhiotto dopo i 3 anni o del succhiamento di una o più dita. La visita precoce, già a tre anni di età , permette di individuare queste abitudini e di interromperle con estrema facilità .
PROGETTUALITA’ – E proprio nell’ortodonzia intercettiva si inserisce il “Progetto Solidarietà SIDO”, avviato nel 2006. Su questo tema si inserisce anche il progetto solidarietà , nell’adozione clinica di adolescenti di età compresa tra i 9 ed i 12 anni che si trovano in affido presso le Case Famiglia dislocate su tutto il territorio nazionale. Il Progetto associa a ciascun professionista, socio della Società Italiana di Ortodonzia, un bambino con patologie della bocca, al fine di offrire gratuitamente prestazioni odontoiatriche e ortodontiche, in una sorta di “adozione clinica del sorriso“. L’obiettivo è quello di creare una fitta rete di medici disposti ad “adottare clinicamente” un bambino in affido nel proprio comune di residenza. Il progetto ha già coinvolto oltre 800 soci SIDO, ed oltre 300 bambini che hanno ricevuto cure gratuite.
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