Contro Brindisi, Pistoia coglie la quarta sconfitta consecutiva, la seconda in casa.
AGIPRESS – PISTOIA – E’ buio profondo al Palacarrara. Contro Brindisi, Pistoia coglie la quarta sconfitta consecutiva, la seconda in casa. La squadra esce fra i fischi assordanti “ cosa insolita nel palazzetto di via Fermi, rara con tale intensità “ e sembra non saper reagire a questo inizio di campionato complicatissimo. Punteggio finale PISTOIA “ BRINDISI 74-90 (16-28 / 38-49 / 57-61).
LA GARA – L’inizio è buono (8-5 al 3²) ma è solo un inganno. Il resto del primo quarto è imbarazzante: al 10² Brindisi è avanti 16-28. Ad inizio secondo quarto un segno di risveglio con un break di 6-0, ma gli ospiti raddoppiano (0-12) e fanno capire che tipo di gara sarà . Il rientro fino al 36-41 di Pistoia è la prima illusione: a metà gara il punteggio è 38-49. Teoricamente c’è tutto il tempo per rimettere in piedi la partita ma la serata non è quella giusta. Il terzo tempo è la seconda illusione. Il parziale con cui i biancorossi riaprono il match è pesante (11-1) e lascia intravedere un finale incerto (che non ci sarà ). Si arriva fino al -1 (49-50), poi Brindisi riprende il controllo delle operazioni e allunga di nuovo. La Oriora riesce a ricucire e chiudere la terza frazione sotto di soli 4 punti (57-61). L’inizio dell’ultima frazione di gioco è imbarazzante, con palle perse in malo modo e in vari modi, oltre alla solita difesa colabrodo e ad un attacco che non punge. La partita è virtualmente chiusa quando mancano ancora 6-7 minuti, con Pistoia sotto anche di 16 punti, si chiuderà definitivamente quando ne mancano poco più di tre. Lo score finale non lascia adito ad interpretazioni: 90-74 per la squadra pugliese, che sale a 4 punti in classifica e lascia gli uomini di coach Ramagli a quota 0, dopo quattro gare, in compagnia della sola Trento.
I NUMERI – I numeri dicono molto se si guardano soprattutto le valutazioni dei singoli “ Adua -2, Johnson 6, mentre l’altro Johnson, Kerron, chiude con 19, Krubally con 18 e Bolpincon 9 “ e le percentuali al tiro: quasi 67% Brindisi contro 58% di Pistoia da 2 e 35% a 30% da tre, mentre nella lotta sotto canestro il 33 a 29 per gli ospiti non rende bene l’idea delle difficoltà titaniche dei padroni di casa. Dalla lunetta poi meglio lasciar perdere: la Ori Ora chiude con meno della metà di realizzazioni: 6 su 13 (tutte le statistiche al link della Legabasket).
I SINGOLI – Poi ci sarebbe il capitolo dei singoli, di coloro che dovrebbero fare la differenza, in alto, e che quasi la fanno in basso. Parliamo di Adua (nazionale della Repubblica Ceca), ieri sera inguardabile, e del capitano e uomo di maggior classe e talento, Dominique Johnson. Quello della guardia ex Venezia è già un “caso” dopo appena quattro partite? Da sottolineare, invece, la buona prova di Bolpin che insieme a Johnson (Kerron) e Krubally ha provato a parlare la lingua giusta. Ma chi ci ha provato, nel postico serale di domenica sera, ha predicato nel deserto.
COACH RAMAGLI – Insomma, sarà difficile per Ramagli trovare il bandolo della matassa. Nel post gara l’allenatore ha insistito sulla mancanza di attenuati per la nuova sconfitta, sull’aspetto emotivo e caratteriale. Aspetti che potrebbero accentuarsi se nella trasferta di domenica a Trieste, con una neopromossa in serie A, dovesse arrivare il quinto ko consecutivo.
di Paolo Vannini
Agipress