DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

1 Ottobre 2018

Ictus e Fibrillazione Atriale (FA), al via in Toscana la campagna informativa di prevenzione “Riprenditi la vita”

Sabato 6 ottobre, dalle 10 alle 18, in Piazza Gino Bartali a Firenze verrà allestito uno stand per usufruire gratuitamente di uno screening qualificato di pressione arteriosa e fibrillazione atriale.

AGIPRESS – FIRENZE – Arriva a Firenze la terza edizione di “Riprenditi la vita”, la campagna informativa sulla Fibrillazione Atriale (FA) e sull’importanza di tenerla sotto controllo per evitare ictus invalidanti, organizzata da A.L.I.Ce. Italia Onlus, Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale. Sabato 6 ottobre, dalle 10 alle 18, in Piazza Gino Bartali verrà allestito uno stand, messo a disposizione dalla Protezione Civile, all’interno del quale il pubblico potrà usufruire gratuitamente di uno screening qualificato di pressione arteriosa e fibrillazione atriale, realizzato con il prezioso supporto di Neurologi e personale infermieristico locali, oltre che dai volontari di A.L.I.Ce. Toscana Onlus. L’organizzazione dell’iniziativa è promossa e sostenuta da A.L.I.Ce. Firenze Onlus. Il tour informativo, che ha ottenuto il patrocinio dell’Italian Stroke Organization (ISO), della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG), della Società Italiana di Neurologia (SIN) e della Società Neurologi Ospedalieri (SNO), toccherà in tutto 11 città italiane, concludendosi a Roma il prossimo 29 ottobre, data in cui si celebra la Giornata Mondiale contro l’Ictus Cerebrale. Obiettivo della campagna è quello di estendere il messaggio di prevenzione all’intera popolazione, portandolo sul territorio, grazie alla collaborazione con le associazioni locali di A.L.I.Ce. Italia Onlus.

LA PREVENZIONE è quanto mai indispensabile: “Ogni anno in Toscana si verificano circa 10.000 nuovi casi di ictus “ dichiara il Prof. Alessandro Viviani, Presidente di A.L.I.Ce. Toscana Onlus. Intervenire precocemente, riconoscendo tempestivamente i sintomi, è fondamentale: è necessario chiamare immediatamente il 118 in modo da poter arrivare velocemente in Ospedale. In questo modo è possibile ridurre il rischio di mortalità ma soprattutto gli esiti di disabilità , spesso invalidanti, causati da questa malattia. L’ictus è una patologia tempo-dipendente: i risultati finali della terapia dipendono, infatti, dalla precocità con cui si interviene”. Le persone affette da fibrillazione atriale e in trattamento con anticoagulante vedono le proprie attività limitate. Il rischio di emorragia, che può conseguire a operazioni o incidenti anche banali, infatti, è un fattore che cambia drasticamente la qualità e le prospettive di vita futura, sia nel paziente sia nel caregiver. Queste limitazioni vengono oggi ridimensionate dalla possibilità di reversione dell’effetto anticoagulante, restituendo al paziente qualità di vita: proprio da qui nasce il claim “Riprenditi la vita” che dà il nome all’iniziativa di A.L.I.Ce Italia Onlus. Da una recente indagine su 900 pazienti in 5 paesi, 200 in Italia*, è emerso che l’85% del campione italiano ritiene sia molto importante essere informati circa la possibilità di bloccare l’effetto emorragico in caso di emergenza, e ben il 52% dichiara che ha un sentimento di paura pensando ad una possibile emorragia, mentre la possibilità di reversione genera fiducia e sicurezza nel 53% dei pazienti intervistati.

ICTUS CEREBRALE – L’ictus cerebrale è una patologia che, nel nostro Paese, rappresenta la terza causa di morte, dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie. Circa la metà degli italiani che ne vengono colpiti ogni anno rimane con problemi di disabilità anche grave: le persone che hanno avuto un ictus e sono sopravvissute, con esiti più o meno invalidanti, sono oggi circa 940.000, ma il fenomeno è in crescita, oltre che per l’invecchiamento progressivo della popolazione, anche perché tra i giovani sono in aumento alcuni fattori di rischio, tra cui l’abuso di alcool e droghe.

FIBRILLAZIONE ATRIALE – La Fibrillazione Atriale (FA) è il tipo più frequente di aritmia cardiaca cronica. La sua prevalenza è destinata ad aumentare notevolmente, ed è passata da 6,3 milioni nel 2007 a 7,5 milioni nel 2017. Le condizioni predisponenti o che favoriscono la progressione della malattia sono: ipertensione arteriosa, obesità , diabete mellito, insufficienza renale cronica, ipertiroidismo e tutte le malattie cardiache organiche (cardiopatie congenite, coronaropatia, malattie valvolari, scompenso cardiaco). La FA può essere anche favorita dall’abuso di alcol, droghe e caffeina e, in molti casi, può essere silente e manifestarsi in assenza di fattori predisponenti.

Agipress

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