DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

3 Maggio 2013

CRISI- Cgil e Ires: in Toscana esplode la cig, cala la produzione, più disoccupati

I dati relativi al primo trimestre del 2013. Unica nota positiva l’export

AGIPRESS “ FIRENZE – Ancora dati preoccupanti per l’economia toscana nel primo trimestre del 2013. Se non ci fosse il blocco della cassa in deroga per l’esaurimento delle risorse la cig sarebbe cresciuta dell’82% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Intanto la produzione industriale cala ai livelli del 2009, il punto più basso della crisi. Unica nota positiva l’export, oltre 2,1 miliardi nel 2012 ( +7%) mentre la media nazionale è del +3,6%.

A fornire questi dati per nulla rassicuranti, Cgil Toscana e Ires, in una conferenza stampa tenutasi questa mattina a Firenze. La cassa straordinaria fa registrare una vera esplosione (quasi 8.000.000 di ore, con un +128,02%) mentre l’ordinaria cresce “solo” del 72,65%. Continua la crisi dell’occupazione, cresce di 22.000 unità il numero di disoccupati negli ultimi 12 mesi, mentre per gli avviamenti si consolidano quelli temporanei. Del 7,8% di disoccupati toscani (erano il 6,5% lo scorso anno) circa la metà , il 3,5%, sono disoccupati di lunga durata, cioè da oltre una anno. E’ questo il dato più alto da 12 anni. Il tasso di disoccupazione giovanile fino a 24 anni cresce dal 24,9 al 28,9% dato comunque migliore della media italiana ( 35%).

La produzione industriale torna ai livelli del 2009, dopo un leggero rimbalzo fino al 2011 e si trova oggi 23 punti sotto il livello dell’indice 2007. Si consolida positivamente il dato sull’export che anche depurato dall’oro si colloca ampiamente sopra la media nazionale per le performance del meccanico, della pelletteria e di tutto il “made in Italy” di qualità e di alta gamma.

Si consolida il calo dei consumi di 14 punti percentuali in raffronto al 2008. Continua l’andamento negativo degli impieghi in tutti i settori, soprattutto nell’industria e nelle costruzioni. Continuano ad aumentare le sofferenze oltre 9,7 miliardi e 67.640 soggetti coinvolti. Cala complessivamente l’accesso in definitiva al credito e i tassi di interessi ritornano a crescere.

ARTICOLI CORRELATI
Torna in alto