Al Manzoni di Pistoia “Le voci di dentro” di De Filippo che ha conquistato cinque premi “Le maschere del teatro”
AGIPRESS “ PISTOIA – Di scena a Pistoia, da venerdଠ31 gennaio a domenica 2 febbraio, “Le voci di dentro”, di Eduardo De Filippo, protagonista assoluto Toni Servillo. Ad accoglierlo un teatro Manzoni affollatissimo come per le grandi occasioni per un’opera che ha conseguito cinque candidature e cinque vittorie al “Premio Le Maschere del Teatro“: Miglior Spettacolo, Miglior Regista e Miglior Attore Protagonista (Toni Servillo), Miglior Attore Non Protagonista (Peppe Servillo, per la prima volta attore, che ricordiamo a Pistoia con gli Avion Travel, premiato anche con l’Ubu 2013) e Miglior Attrice Non Protagonista (Chiara Baffi).
In scena, a far rivivere le vicende ˜antiche’ ma assolutamente contemporanee del testo di Eduardo, oltre a Toni Servillo, protagonista al cinema con film di grande successo (su tutti “La grande bellezza” di Sorrentino, candidato all’Oscar come migliore pellicola straniera) anche il fratello Peppe Servillo (per la prima volta in veste di attore) e molti dei suoi consueti e straordinari compagni di lavoro: Chiara Baffi, Betti Pedrazzi, Marcello Romolo, Gigio Morra, Lucia Mandarini, Vincenzo Nemolato, Marianna Robustelli, Antonello Cossia, Daghi Rondanini, Rocco Giordano, Maria Angela Robustelli, Francesco Paglino. Lo spettacolo, prodotto da Teatri Uniti, Piccolo Teatro di Milano “ Teatro d’Europa e Teatro di Roma, è firmato alle scene da Lino Fiorito; costumi e luci sono, rispettivamente, di Ortensia De Francesco e Cesare Accetta. Toni Servillo torna quindi al lavoro sulla drammaturgia napoletana e in particolare all’amato Eduardo (a dieci anni di distanza dal successo di Sabato, domenica e lunedà¬) con “Le voci di dentro”, la cui edizione del 2007 con Luca De Filippo passò dal Manzoni con la direzione di Francesco Rosi.
“Eduardo De Filippo è il più straordinario e forse l’ultimo rappresentante di una drammaturgia contemporanea popolare “ spiega Servillo “ dopo di lui il prevalere dell’aspetto formale ha allontanato sempre più il teatro da una dimensione autenticamente popolare. È inoltre l’autore italiano che con maggior efficacia, all’interno del suo meccanismo drammaturgico, favorisce l’incontro e non la separazione tra testo e messa in scena. Affrontare le sue opere significa insinuarsi in quell’equilibrio instabile tra scrittura e oralità che rende ambiguo e sempre sorprendente il suo teatro”.
Prevendita spettacolo: Biglietteria Teatro Manzoni 0573 991609 “ 27112, on line su www.teatridipistoia.it e circuito box office.
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