DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

25 Giugno 2018

PD TOSCANA: “Sconfitta netta. Occorre una svolta. Assemblea il 14 luglio e congresso regionale in autunno”

Recati: “Occorre una svolta profonda nelle politiche locali, regionali e nella gestione del partito, ripartendo per davvero dai territori e dagli iscritti”.

AGIPRESS – FIRENZE – Quanto è accaduto in Toscana segna una svolta storica per una regione dove nelle elezioni Comunali del 2013 il centrosinistra governava ben 10 delle 11 città capoluogo. Oggi, di città rosse, ne rimangono appena tre: Firenze, Prato e Lucca. Con i ballottaggi di ieri al centrodestra tre importanti capoluogo: Pisa, Siena, Massa. E anche nelle altre città al voto, Pietrasanta, Campi Bisenzio e Pescia, il Pd raccoglie solo la conferma di Emiliano Fossi sindaco uscente di centrosinistra di Campi Bisenzio. Pietrasanta conferma il governo del centrodestra, con Alberto Giovannetti, a Pescia il Pd non arriva neanche al ballottaggio, e il Comune se lo riprende Oreste Giurlani, dimessosi un anno fa dopo essere stato indagato, con una coalizione senza Pd.

“La sconfitta di ieri per il PD e il centrosinistra nei capoluoghi è netta e grave. Il risultato si inserisce in un contesto generale di forte consenso per i partiti populisti, in primis la Lega, in continuità con quanto avvenuto il 4 marzo, ma non ci facciamo sconti”. E’ il commento di Marco Recati, portavoce della reggenza del Pd toscano, che in una nota commenta l’esito dei ballottaggi in Toscana. E aggiunge: “Sappiamo che i partiti di governo a poche settimane dall’insediamento godono di una fiducia alimentata da alcune iniziative spot e che ancora non hanno mostrato l’insostenibilità delle promesse elettorali, ma non ci aspettavamo la sconfitta in tutti i capoluoghi. Hanno pesato anche le divisioni interne al Pd e al centrosinistra, che nei vari territori si erano stratificate negli anni e hanno contribuito a rendere meno credibile la nostra proposta, anche quando abbiamo provato a rimettere insieme le coalizioni. Abbiamo la responsabilità di essere arrivati alle candidature in ritardo, troppo a ridosso della data del voto, e dopo percorsi difficili con troppe divisioni. Non è il momento di processi sommari a qualcuno: una sconfitta cosଠnetta e diffusa ha una responsabilità collettiva. Occorre una svolta profonda nelle politiche locali, regionali e nella gestione del partito, ripartendo per davvero dai territori e dagli iscritti. Per questo proponiamo di tenere il 14 luglio prossimo l’assemblea regionale per affrontare il risultato elettorale e capire a fondo cosa non ha funzionato nella nostra proposta politica. Proponiamo poi di svolgere entro l’autunno il congresso toscano per concludere, come previsto, il periodo transitorio di reggenza ed eleggere un segretario e un’assemblea che avranno il compito di rendere di nuovo competitivo il partito sul nostro territorio. Abbiamo comunque il dovere di ringraziare i nostri candidati e i militanti che hanno dato il massimo impegno al di là del risultato” – conclude Recati.

Agipress

ARTICOLI CORRELATI
Torna in alto