Il movimento Firenze per Civati interviene sulle primarie da difendere in tutta la Toscana e sul doppio incarico a Matteo Renzi. “Non crediamo che le primarie a Firenze possano essere evitate con un regolamento, ma sulla base di una valutazione politica”
AGIPRESS “ FIRENZE – “Il PD della Toscana conosce il valore delle Primarie, che sono parte fondativa della cultura democratica, strumenti di apertura e confronto con i cittadini soprattutto per il rinnovo delle amministrazioni, per questo noi non abbiamo condiviso i limiti posti dalla Direzione Regionale PD alla possibilità di richiederle: la contendibilità delle cariche monocratiche a cui si candidano i democratici è un principio che deve valere sempre, anche per i secondi mandati, laddove ovviamente ce ne siano le condizioni o le richieste”.
Cosଠil movimento “Firenze per Civati” apre una nota che di seguito pubblichiamo integralmente:
Inoltre il nuovo “Regolamento Quadro per le primarie PD in Toscana” è stato proposto in una sede non consona per statuto, ovvero la direzione regionale (dove è stato approvato con soli 18 voti favorevoli e 14 contrari, cioè con solo 32 presenti su 255 aventi diritto) anziché nel luogo legittimo: l’assemblea regionale. Per questo è in atto un ricorso presso gli organi di garanzia del PD.
Questo regolamento alza il numero delle firme necessarie per presentare le candidature con uno scopo principale: impedire le primarie a Firenze. E il risultato accessorio è di impedire primarie in molti altri comuni della Toscana. Non crediamo che le primarie a Firenze possano essere evitate con un regolamento, ma sulla base di una valutazione politica.
In questo caso specifico emergono aspetti di opportunità su cui si invita alla riflessione, aspetti legati al rischio concreto che il doppio incarico di segretario nazionale e sindaco possa distogliere energie preziose necessarie per gestire ruoli cosଠcomplessi soprattutto in un momento in cui il partito deve finalmente giungere al governo del paese nell’ambito di uno schieramento di centrosinistra e i comuni vivono molteplici difficoltà ed evoluzioni. Nel caso poi che lo stesso Sindaco fosse, da qui a breve, investito da una importante incarico di governo questo lo costringerebbe ad interrompere il mandato di sindaco di Firenze, portando la città a sospendere il proprio tempo amministrativo in attesa di nuove primarie e nuove elezioni comunali. Il popolo dei democratici (fiorentini) di qui a poco potrebbe finalmente contare su un Premier di un proprio governo ma i cittadini fiorentini rimarrebbero senza un Sindaco. Perchè?
Riteniamo invece che il nostro Segretario Nazionale possa continuare a dare il contributo importante per la crescita di Firenze, sostenendo e monitorando le molte partite ancora aperte nella città , senza rivestire contemporaneamente anche il ruolo di Sindaco. Noi siamo convinti che il PD sia costituito non solo da poche persone con straordinari poteri, ma anche da una vasta comunità di persone con capacità e esperienze, in grado di sostenere con successo la gestione delle amministrazione locali, che vanno valorizzate proprio per quello che hanno saputo e che sanno fare.
“Ci auguriamo che il PD Toscano resti un partito aperto e continui ad usare lo strumento delle primarie come un momento di dibattito sulla conduzione della politica e del governo del nostro territorio. Le primarie devono rimanere un’occasione importante per i cittadini, più che per le aree politiche di questo partito, per condividere visioni ed idee con il PD: del resto questo nostro auspicio è coerente con l’indirizzo intrapreso dal nostro Segretario Nazionale che nell’ultimo anno ha sollecitato l’utilizzo di questo stesso strumento per aprire il PD ad un dibattito, che si sentiva necessario, con tutta la platea del nostro elettorato!”. (FIRENZE per CIVATI)
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