Andamento positivo per la meccanica, la maglieria, i filati. Recupera qualcosa l’abbigliamento, in flessione le vendite di tessuti
AGIPRESS “ PRATO – Per la prima volta dopo 5 trimestri consecutivi di variazioni tendenziali negative, l’export manifatturiero di Prato, a luglio-settembre 2013, è aumentato, in valori rispetto allo stesso periodo 2012, del +4,2%. A livello cumulato (gennaio-settembre), il 2013 rimane tuttavia in campo negativo (-3,2%). Sono questi i dati che emergono da una elaborazione dell’Unione industriale di Prato sul terzo trimestre del 2013. Tra i settori tessile-moda buoni gli andamenti delle vendite estere dei filati per maglieria (+13,4% il 3° trimestre, +1,1% il dato cumulato di gennaio-settembre), dei tessili speciali e arredo (+9% 3° trimestre, +6,7% cumulato), dei capi in maglia (+15,4 trimestrale e +7,8 cumulato). Recuperano qualcosa le vendite di abbigliamento in tessuto con un +5% trimestrale che porta il risultato gennaio-settembre a-3,6%; si attenua ma non cambia segno la tendenza negativa per i tessuti ortogonali (-1,3% trimestrale, cumulato -6,4%). Tra gli altri settori manifatturieri, la chimica aumenta l’export nel 3° trimestre del +10,5, mentre le macchine per impieghi speciali (meccanotessile per la maggior parte) aumentano le vendite all’estero anche nel terzo trimestre del +15,8% (gennaio-settembre +22,8%).
“Abbiamo registrato il primo dato positivo dopo cinque trimestri negativi consecutivi: si tratta di un segnale importante che auspichiamo preluda a un’inversione di tendenza”, è il commento del vicepresidente dell’Unione Andrea Tempestini.
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