Stamani a Greve la firma fra i due sindaci. Obiettivo sviluppare i rapporti in campo socio-culturale, economico e turistico. Presente una ricca delegazione giapponese e tanti bambini delle scuole locali. Dopo il protocollo, scambio di doni e domande a ruota libera dei ragazzi
AGIPRESS – GREVE IN CHIANTI (FI) “ 16.12.2013 – Un “Patto di amicizia” con l’obiettivo di sviluppare rapporti in campo socio culturale, economico e turistico è stato siglato stamani, nella sala del consiglio comunale, a Greve in Chianti, fra il Comune di Greve e quello di Ushiku, una cittadina di 84mila abitanti a 50 chilometri da Tokyo, in Giappone. A sottoscriverlo i due sindaci, Alberto Bencistà e Katsuyuki Ikenobe, che si sono conosciuti per la prima volta tre anni fa e che oggi hanno suggellato un’intesa nata fin dal primo incontro. “Il merito è tutto del sindaco Ikenobe “ ha detto in apertura Benicistà , ricordando la storia di viaggiatori del Comune di Greve, a partire da Giovanni da Verrazzano “ A noi piace conoscere il mondo e i popoli. Lo abbiamo fatto in epoca rinascimentale, figuriamoci con i mezzi che abbiamo a disposizione oggi. E il Giappone, come l’Asia in genere, suscita grande fascino e interesse”. E l’interesse è ricambiato. “Il Chianti è molto noto da noi. Pensate che lo scorso anno, ad agosto, abbiamo organizzato una festa con una degustazione di vino Chianti classico”, ha spiegato il primo cittadino di Ushiku, ricordando anche che la prima azienda vinicola nacque proprio nella sua città nel 1901. La grande poplarità del marchio Chianti in Giappone è stata rimarcata dal presidente del consiglio comunale di Ushiku, Mamoru Yamakoshi “ “Abbiamo una grande ammirazione per il vostro stile di vita, per l’equilibrio fra paesaggio, natura e urbanizzazione” “ e sulla specificità del Chianti ha insistito anche Yuzo Ota, ministro dell’Ambasciata del Giappone a Roma: “Qui da voi esiste una perfetta preservazione di antichi paesaggi e tradizioni. Spero proprio che si possa dar vita ad una sinergia fra Greve e Ushiku a conferma delle ottime relazioni fra Giappone e Italia, sia a livello di Stati sia di rapporti fra cittadini”, ha detto il ministro.
Dopo la firma dell’intesa è stato il momento dello scambio di doni e delle domande di un gruppo di studenti delle scuole elementari e medie locali alla rappresentanza giapponese. Il sindaco Bencistà ha regalato la bandiera di Greve come “simbolo di purezza e libertà “, una chiocciola, a significare il movimento “slow” che proprio qui ha avuto i natali, e una raffigurazione della piazza di Greve, “famosa in tutto il mondo”. Il sindaco Ikenobe ha ricambiato con un elmo di Samurai, oggi oggetto ornamentale “di buon augurio per il figlio maschio”, alcune spille con il simbolo della sua città , il tipico bicchiere nel quale i giapponesi bevono la loro bevanda, il Sakè, una tipica bandana locale, che entrambi i sindaci hanno indossato dando vita ad un finale assai più movimentato, ormai lontano dal protocollo dei primi momenti. Poi il via alle richieste dei ragazzi che hanno scoperto essere l’anguria e gli arachidi alcuni alimenti tipici di Hushiku, che in quella cittadina è stato eretto il Budda più alto del mondo (120 metri), che il terremoto e lo tsunami del 2011 causarono più danni alle infrastrutture che alle case (“la ferrovia per Tokyo, metropoli verso la quale si sposta tutti i giorni un terzo della nostra popolazione, rimase interrotta per un mese”, ha ricordato il sindaco), che i problemi della radioattività sono stati contenuti e che comunque il livello di radioattività presente della zona, soprattutto le aree verdi pubbliche, è continuamente tenuto sotto controllo.
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